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Verbale della Seduta del 02/03/2023

Verbale n. 3/2023

Seduta del 2 marzo 2023

                                                                                                                                                                                                               

CONFERENZA UNIFICATA

Il giorno 2 marzo 2023, alle ore 15.07, si è riunita presso la Sala riunioni del I piano di via della Stamperia n. 8, in Roma, la Conferenza unificata (convocata con nota prot. DAR-0005419-P del 16 febbraio 2023) in seduta ordinaria, in presenza e in collegamento con modalità di videoconferenza, per esaminare il seguente ordine del giorno, con gli esiti indicati:

Approvazione del report e del verbale della seduta del 26 gennaio 2023.

Approvati

  1. Accordo, ai sensi dell’articolo 9, comma 2, lettera c), del decreto legislativo 28 agosto 1997, n. 281, tra il Governo, le Regioni e gli enti locali, concernente l’adozione della modulistica standardizzata per l’avvio delle attività di autoscuola. Richiesta di ulteriore proroga al 31 dicembre 2023 del termine di adeguamento della modulistica standardizzata. (PRESIDENZA CONSIGLIO DEI MINISTRI – PUBBLICA AMMINISTRAZIONE - ECONOMIA E FINANZE - INFRASTRUTTURE E TRASPORTI)

Codice sito 4.1/2023/6 - Servizio riforme istituzionali, finanza pubblica e rapporti internazionali

Sancito accordo

  1. Parere, ai sensi dell’articolo 9, comma 2, del decreto legislativo 28 agosto 1997, n. 281, sul disegno di legge recante “Disposizioni per l’attuazione dell’autonomia differenziata delle Regioni a statuto ordinario ai sensi dell’articolo 116, terzo comma, della Costituzione”. (DAGL – AFFARI REGIONALI E AUTONOMIE - ECONOMIA E FINANZE)

Codice sito 4.1/2023/7 - Servizio riforme istituzionali, finanza pubblica e rapporti internazionali

Parere reso

  1. Designazione, ai sensi dell’articolo 3, comma 2, lettera e), del decreto del Presidente della Repubblica 14 maggio 2007, n. 91, dei componenti di competenza della Conferenza unificata in seno al Comitato per la lotta contro le frodi comunitarie, di cui all’articolo 76, comma 2, della legge 19 febbraio 1992, n. 142. (PRESIDENZA CONSIGLIO DEI MINISTRI – AFFARI EUROPEI, SUD, POLITICHE DI COESIONE E PNRR)

Codice sito 4.7/2023/3 - Servizio riforme istituzionali, finanza pubblica e rapporti internazionali

Designazioni acquisite

  1. Designazione, ai sensi dell’articolo 4, comma 1, lettera c), del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 10 marzo 2009, n. 43, di dodici componenti, in seno all’Assemblea dell’Osservatorio nazionale sulla famiglia. (FAMIGLIA, NATALITA’ E PARI OPPORTUNITA’)

Codice sito 4.3/2023/3 - Servizio sanità, lavoro e politiche sociali

Designazioni acquisite

  1. Intesa, ai sensi della delibera C.I.P.E. 22 dicembre 2017, n. 127, punto 4.2, come modificato dalla delibera C.I.P.E. n. 55 del 24 luglio 2019, sullo schema di decreto del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze, di modifica dei termini per il riparto delle risorse relative al Programma integrato di edilizia residenziale sociale, di cui all’articolo 2, comma l, lettera f), della legge 5 agosto 1978, n. 457, alle Regioni Lombardia, Basilicata, Valle d’Aosta e Sicilia. (INFRASTRUTTURE E TRASPORTI – ECONOMIA E FINANZE)

Codice sito 4.13/2023/4 - Servizio attività produttive, infrastrutture e innovazione tecnologica

Sancita intesa

  1. Intesa, ai sensi della delibera C.I.P.E. 22 dicembre 2017, n. 127, punto 4.2, come modificato dalla delibera C.I.P.E. n. 55 del 24 luglio 2019, sullo schema di decreto del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze, recante la ripartizione dei fondi di cui all’articolo 3, comma 1, lettera q), della legge 5 agosto 1978, n. 457, relativi al Programma di edilizia residenziale sociale nei territori danneggiati dai sismi del 2016 e del 2017 (Regioni Abruzzo e Umbria). (INFRASTRUTTURE E TRASPORTI – ECONOMIA E FINANZE)

Codice sito 4.13/2022/70 - Servizio attività produttive, infrastrutture e innovazione tecnologica

Sancita intesa

  1. Intesa, ai sensi dell’articolo 9, comma 2, del decreto-legge 9 agosto 2022, n. 115, convertito, con modificazioni, dalla legge 21 settembre 2022, n. 142, sullo schema di decreto del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze, recante i criteri e le modalità di assegnazione dei contributi previsti dall’articolo 3-bis, comma 2, del decreto-legge 18 novembre 2022, n. 176, convertito, con modificazioni, dalla legge 13 gennaio 2023, n. 6, per l’incremento dei costi, al netto dell’imposta sul valore aggiunto, sostenuti nel secondo quadrimestre 2022, per l’acquisto dell’energia elettrica e del carburante per l’alimentazione dei mezzi destinati al trasporto pubblico locale e regionale, lacuale, marittimo o ferroviario.(INFRASTRUTTURE E TRASPORTI - ECONOMIA E FINANZE)

Codice sito 4.13/2023/6 – Servizio attività produttive, infrastrutture e innovazione tecnologica

Sancita intesa

  1. Intesa, ai sensi dell’articolo 54 del decreto legislativo 31 marzo 1998, n. 112, sullo schema di decreto del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti recante: “Aggiornamento delle norme tecniche per le costruzioni”. (INFRASTRUTTURE E TRASPORTI – INTERNO - PROTEZIONE CIVILE E POLITICHE DEL MARE)

Codice sito 4.13/2023/9 – Servizio attività produttive, infrastrutture e innovazione tecnologica

Sancita intesa

  1. Designazione, ai sensi dell’articolo 11-ter, comma 1, della legge 28 gennaio 1994, n. 84, e successive modificazioni, dei rappresentanti delle Regioni e degli enti locali in seno alla Conferenza nazionale di coordinamento delle Autorità di sistema portuale. (INFRASTRUTTURE E TRASPORTI)

Codice sito 4.13/2022/61 – Servizio attività produttive, infrastrutture e innovazione tecnologica

Rinvio

  1. Accordo, ai sensi dell’articolo 9, comma 2, lettera c), del decreto legislativo 28 agosto 1997, n. 281, sul documento recante “Piano nazionale di implementazione della raccomandazione VET”. (LAVORO E POLITICHE SOCIALI - ISTRUZIONE E MERITO)

Codice sito 4.2/2021/20 -Servizio ambiente, territorio, istruzione e ricerca

Sancito accordo

  1. Intesa, ai sensi dell’articolo 9, comma 4, del decreto legislativo 13 aprile 2017, n. 63, sullo schema di decreto del Ministro dell’istruzione e del merito recante la disciplina delle modalità di erogazione delle borse di studio a favore delle studentesse e degli studenti delle scuole secondarie di secondo grado del Sistema nazionale d’istruzione per l’anno scolastico 2022. (ISTRUZIONE E MERITO)

Codice sito 4.2/2023/1 – Servizio ambiente, territorio, istruzione e ricerca

Sancita intesa

  1. Intesa, ai sensi dell’articolo 39-quinquies, comma 6, del decreto-legge 31 maggio 2021, n. 77, convertito, con modificazioni, dalla legge 29 luglio 2021, n. 108, sullo schema di decreto interministeriale recante il regolamento sulle modalità di attuazione e funzionamento dell’Anagrafe nazionale dell’istruzione (ANIST). ID MONITOR 4546 (ISTRUZIONE E MERITO - INNOVAZIONE TECNOLOGICA - PUBBLICA AMMINISTRAZIONE)

Codice sito 4.2/2022/11 - Servizio ambiente, territorio, istruzione e ricerca

Sancita intesa

  1. Designazione, ai sensi dell’articolo 3, comma 3, lettera a), della legge 22 novembre 2017, n. 175, di tre componenti in seno al Consiglio superiore dello spettacolo. (CULTURA)

Codice sito 4.16/2022/20 – Servizio ambiente, territorio, istruzione e ricerca

Designazioni acquisite

  1. Intesa, ai sensi dell’articolo 1, comma 445, della legge 29 dicembre 2022, n. 197, recante “Bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2023 e bilancio pluriennale per il triennio 2023-2025”, sullo schema di decreto del Ministro dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste recante condizioni, criteri e modalità di ripartizione delle risorse del Fondo destinato al contenimento dei consumi energetici, alla promozione della produzione di energia dalla biomassa legnosa e dell’autoconsumo, nonché alla prevenzione del dissesto idrogeologico nelle aree interne. ID MONITOR 5288 (AGRICOLTURA, SOVRANITA’ ALIMENTARE E FORESTE)

Codice sito 4.18/2023/4 - Servizio politiche agricole e forestali

Sancita intesa

  1. Parere, ai sensi dell’articolo 9, comma 3, del decreto legislativo 28 agosto 1997, n. 281, sullo schema di ordinanza della Presidenza del Consiglio dei ministri - Dipartimento della Protezione civile, recante “Attuazione dell’articolo 11 del decreto-legge 28 aprile 2009, n. 39, convertito, con modificazioni, dalla legge 24 giugno 2009, n. 77, rifinanziato dalla legge 30 dicembre 2018, n. 145” - Annualità 2022 e 2023. (PRESIDENZA CONSIGLIO DEI MINISTRI - PROTEZIONE CIVILE E POLITICHE DEL MARE – ECONOMIA E FINANZE)

Codice sito 4.15/2023/3 - Servizio politiche agricole e forestali

Parere reso

Per le Amministrazioni dello Stato:

il Ministro per gli Affari regionali e le Autonomie, CALDEROLI*; il Ministro per il Turismo SANTANCHÈ (in videoconferenza); il Sottosegretario all’Agricoltura, alla Sovranità Alimentare e alle Foreste, D’ERAMO; il Sottosegretario al Lavoro e alle Politiche sociali, DURIGON; il Sottosegretario alle Infrastrutture e ai Trasporti, FERRANTE; il Capo di Gabinetto del Ministro per gli Affari regionali e le Autonomie, TUCCIARELLI; il Capo del Settore legislativo del Ministro per gli Affari regionali e le Autonomie, SCHININÀ; il Capo del Dipartimento per gli Affari regionali e le Autonomie, D’AVENA**; il Coordinatore dell’Ufficio III per il coordinamento delle attività della segreteria della Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le Regioni e le Province autonome di Trento e di Bolzano, LO RUSSO. 

Per le Regioni e le Province autonome di Trento e di Bolzano:

Il Presidente della Regione Friuli-Venezia Giulia e Presidente della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome, FEDRIGA; il Presidente della Regione Trentino-Alto Adige/Südtirol e della Provincia autonoma di Trento, FUGATTI; il Presidente della Regione Abruzzo, MARSILIO; il Presidente della Regione Veneto, ZAIA; il Vice- Presidente della Regione Siciliana, SAMMARTINO; l’Assessore della Regione Liguria GRATAROLA; l’Assessore della Regione Marche BRANDONI.

 

Per il sistema delle Autonomie:

Il Presidente dell’ANCI e Sindaco di Bari, DECARO; il Sindaco del Comune di Valdengo e Vicepresidente dell’ANCI, PELLA; il Presidente dell’UPI e Presidente della Provincia Di Ravenna, DE PASCALE; il Presidente di UPI Abruzzo, CARUSO; il Sindaco di Roma, GUALTIERI.

 

Per la Conferenza Stato-Città (in videoconferenza):

Il Segretario della Conferenza Stato-Città, ESPOSITO.

___________________

* Il Ministro per gli Affari regionali e le Autonomie, Sen. Roberto Calderoli, è delegato ad esercitare le funzioni di Presidente della Conferenza unificata.

** Il Capo Dipartimento per gli Affari regionali e le Autonomie, Cons. Paola D’Avena, svolge le funzioni di Segretario della Conferenza unificata.

Il Ministro CALDEROLI, in apertura di seduta, al fine di assicurare un ordinato svolgimento dell’esame dei provvedimenti all’ordine del giorno, prega i rappresentanti delle Amministrazioni statali di comunicare, prima dell’inizio dei lavori della Conferenza unificata e della Conferenza Stato-Regioni, la propria volontà di intervenire su uno o più punti di rispettiva competenza. Ciò al fine di poter acquisire tempestivamente i contributi di ogni Amministrazione, presente alla seduta o in collegamento da remoto, sui provvedimenti all’ordine del giorno prima che la Conferenza si esprima al riguardo.

Il Ministro CALDEROLI procede, quindi, all’approvazione del report e del verbale della seduta del 26 gennaio 2023.

 

Non essendovi osservazioni, la Conferenza Unificata approva il report e il verbale della seduta del 26 gennaio 2023.

 

Il Ministro CALDEROLI pone all’esame il PUNTO 1 all’o.d.g. che reca: Accordo, ai sensi dell’articolo 9, comma 2, lettera c), del decreto legislativo 28 agosto 1997, n. 281, tra il Governo, le Regioni e gli enti locali, concernente l’adozione della modulistica standardizzata per l’avvio delle attività di autoscuola. Richiesta di ulteriore proroga al 31 dicembre 2023 del termine di adeguamento della modulistica standardizzata.

 

Il Presidente FEDRIGA, in nome delle Regioni e delle Province autonome di Trento e di Bolzano, esprime avviso favorevole all’accordo.

 

Il Presidente DECARO, in nome dell’ANCI, esprime avviso favorevole all’accordo. Coglie l’occasione per sollecitare la ripresa dei tavoli tecnici rispetto alla definizione della modulistica. 

Il Presidente DE PASCALE, in nome dell’UPI, esprime avviso favorevole all’accordo.

 

Pertanto, la Conferenza unificata

SANCISCE IL SEGUENTE ACCORDO tra il Governo, le Regioni e le Province autonome di Trento e di Bolzano, l’ANCI e l’UPI nei termini sottoindicati:

Art. 1

Modifiche all’accordo repertorio atti n. 38/CU sancito dalla Conferenza unificata il 16 marzo 2022

 

In riferimento all’accordo del 16 marzo 2022, il termine di adeguamento relativo alla modulistica per le autoscuole è fissato al 31 dicembre 2023.

(ALL. 1)

 

Il Ministro CALDEROLI pone all’esame il PUNTO 2 all’o.d.g. che reca: Parere, ai sensi dell’articolo 9, comma 2, del decreto legislativo 28 agosto 1997, n. 281, sul disegno di legge recante “Disposizioni per l’attuazione dell’autonomia differenziata delle Regioni a statuto ordinario ai sensi dell’articolo 116, terzo comma, della Costituzione”.

 

Il Presidente FEDRIGA, in nome delle Regioni e delle Province autonome di Trento e di Bolzano, esprime parere favorevole a maggioranza, con il voto contrario delle Regioni Campania, Emilia-Romagna, Puglia e Toscana. 

 

Il Presidente DECARO, in nome dell’Anci, esprime parere nei termini indicati nel documento trasmesso, rispetto al quale il Comitato direttivo dell’ANCI si è espresso in modo unanime. Procede ad una breve sintesi del documento che riporta le preoccupazioni dei Comuni che attendono le determinazioni del Governo, parimenti a quanto accaduto in relazione ad altri provvedimenti esaminati in sede di Conferenza. La prima è una questione di metodo di concertazione. C’è stato un lungo iter tra il Governo e le Regioni, iter legittimo posto che si tratta di funzioni statali che vengono trasferite alle Regioni, ma il testo è stato sottoposto all’esame delle Associazioni solo qualche giorno fa (cosa che ha reso necessaria una richiesta di rinvio per il quale ringrazia). Secondo ANCI, aggiunge il Presidente DECARO, c’è un ridotto coinvolgimento degli enti locali nelle varie fasi di attuazione del processo, anche nella lettura del testo, poiché è previsto il seguente passaggio “sentiti gli enti locali” per il quale viene chiesto che venga esplicitato meglio, nel senso che, nel solco della Costituzione, si chiede che il passaggio avvenga nel Consiglio delle Autonomie Locali o, in assenza, perché in alcune Regioni non c’è il cosiddetto CAL, che la richiesta di parere sia fatta all’ANCI e all’UPI regionali. Parla a nome anche dell’UPI che condivide tale posizione. Secondo il Presidente DECARO sarebbe, poi, opportuno prevedere anche il passaggio consultivo non solo nella fase di predisposizione della proposta di intesa da parte della Regione, ma anche nella fase successiva e finale di adozione dell’intesa definitiva, al fine di evitare di dare un parere rispetto ad un’intesa il cui testo può cambiare.

Il secondo tema è l’attuazione del regionalismo differenziato, che sembra trasferire funzioni non solo di carattere legislativo o programmatorio, ma anche di carattere amministrativo e di carattere gestionale.

ANCI, specifica il Presidente, ritiene il disegno di legge in esame in contrapposizione a quanto previsto dall’articolo 118 della Costituzione, che prevede che le funzioni amministrative siano di competenze dei Comuni e che se tali funzioni non fossero più di competenza dei Comuni, ne dovrebbe essere esplicitata la motivazione. Questo per evitare situazioni in cui siano presenti funzioni amministrative che in alcune Regioni vengono tenute dalle Regioni, in altre vanno alle Province ed in altre Regioni, ancora, vanno ai Comuni, con una conseguente disarticolazione delle competenze e delle funzioni amministrative, che può creare anche problemi rispetto alla semplificazione a favore dei cittadini, con il riscontro anche d’istituzione di ulteriori organismi, agenzie e di altri enti regionali che svolgono funzioni di carattere gestionale, benché l’articolo 1 della stessa norma dica che tutto va nella logica della semplificazione e della sburocratizzazione. 

Evidenzia, poi, un tema relativo ai LEP in relazione alla definizione e rispetto al finanziamento degli stessi. Si parla meritoriamente di individuare i LEP prima di andare avanti, poi nella norma non è chiaro se nel percorso l’individuazione dei LEP deve essere preliminare o no all’intesa. Viene prioritariamente finanziata la parte di LEP della funzione che lo Stato dà alla Regione ed è giusto, perché se c’è bisogno di un ulteriore finanziamento statale, è giusto che venga finanziato il LEP. Non si menziona, però, il fatto che i Comuni svolgono funzioni su cui stanno facendo anche un’operazione di perequazione - unico comparto dello Stato che sta facendo tale operazione - con una stima per l’anno in corso pari al 65%.  Sottolinea che quando si fa una perequazione con delle risorse che non sono del bilancio, ovvero la cosiddetta perequazione orizzontale, si utilizzano risorse verticali non fornite dallo Stato, ma derivanti dal ristoro dei 560 milioni di taglio, avuto nel passato, e che, invece di restituire secondo il taglio storico, sono utilizzate per neutralizzare gli scompensi sui bilanci a seguito della perequazione. Aggiunge che si prevede di finanziare prioritariamente il LEP della funzione che viene trasferita dallo Stato allo Regione, ma non si dice niente su capacità fiscale e fabbisogno standard dei Comuni che meritoriamente offrono servizi ai territori e alle proprie comunità da tanto tempo.

Sempre a proposito dei LEP, aggiunge che ci sono LEP che dovrebbero essere considerati rispetto alla questione di carattere sociale del singolo individuo in quanto bisogna assicurare i diritti sociali a tutti gli individui. Ci sono, leggendo il testo, i LEP relativi alle funzioni anche amministrative che vengono trasferite dallo Stato alle Regioni, ma ci sono attività amministrative che riguardano quel LEP che fanno parte della competenza dei Comuni. Quindi, aggiunge il Presidente DECARO, che si è in presenza di un paradosso per cui chi ha sempre gestito una funzione amministrativa non riceve risorse per la perequazione, che vanno soltanto alle Regioni.

Il Presidente fa poi un esempio: se la funzione scuola è trasferita dallo Stato alle Regioni, viene finanziata quella quota di LEP relativa all’attività amministrativa che prima gestiva lo Stato e adesso arriva alla Regione, ma non viene finanziata la parte di LEP che riguarda le attività amministrative che svolgono i Comuni da sempre e per le quali gli stessi Comuni non hanno mai avuto risorse nell’ambito perequativo; sul punto, fa riferimento alle mense, all’assistenza specialistica e al trasporto disabili, cioè a quella parte dei LEP che assicurano i diritti ai cittadini del nostro Paese. 

Un’altra questione, aggiunge il Presidente dell’ANCI, è legata al percorso che fanno le tre pre-intese che non si conoscono ancora; ANCI ritiene opportuno che anche i Comuni di quelle Regioni siano coinvolti nelle pre-intese, anche perché – e qui servirebbe un chiarimento relativo al testo più che una modifica – in riferimento alla fase transitoria si riporta che “tutto quello che è iniziato entra nel solco della norma”, senza specificare i passaggi successivi. Visto che i Comuni non sono stati sentiti, si tratta di un tema dirimente. 

Altra questione, continua il Presidente DECARO, è quella relativa alla possibilità di finanziare anche alcune funzioni delle Regioni che non hanno aderito all’autonomia differenziata, cioè che non chiedono funzioni e spesa corrente, che anche questo può essere meritorio, ma è importante capire che tipo di funzioni vengono finanziate e quali tipo di risorse si utilizzano; sembrerebbe, infatti, che si possano utilizzare anche le risorse del Fondo di Coesione per finanziare funzioni con spese correnti a Regioni che non hanno anticipato. Chiede un chiarimento in merito. Per concludere, rileva che quanto esposto è riportato nel documento trasmesso che sottopone alla valutazione e alla determinazione del Governo. (ALL. 2/a)

Il Presidente DE PASCALE, in nome dell’UPI, sottolinea che molte delle riflessioni avanzate dal Sindaco DECARO possono considerarsi trasversali per via delle tante similitudini fra il ruolo dei Comuni e quello delle Province. Evidenzia che quello attualmente in carica rappresenta il quinto Governo con il quale ci si confronta rispetto al tema dell’autonomia differenziata, peraltro in un arco temporale non troppo lungo: si è iniziato con il Governo Gentiloni, i due Governi Conte, il Governo Draghi e ora il Governo Meloni; ovviamente, con i Presidenti del Consiglio e con i Ministri che svolgevano la funzione oggi svolta dal Ministro CALDEROLI. Il Presidente rileva che, ferme restando la titolarità da parte del Governo e del Parlamento di azionare questo articolo, non c’è stato dibattito da parte dell’UPI, a differenza di quanto avvenuto nel Consiglio dell’ANCI, sull’opportunità o meno di ricorrere all’articolo 116, sul quale è legittimo avere opinioni diverse; anche gli amministratori provinciali, dal Nord al Sud, hanno opinioni diverse sul tema. Dando per acquisita la volontà da parte del Governo e, forse, anche del Parlamento, di azionare l’articolo 116 Cost. o di dare risposta positiva alle richieste di alcune Regioni sull’articolo 116 Cost., il lavoro delle Province si è concentrato su quelle che rappresentano priorità e preoccupazioni. Questa è un po’ la sintesi, come per l’ANCI, del documento e del contributo di osservazioni contenute nel parere trasmesso.

Il Presidente DE PASCALE evidenzia un primo punto rilevante, ovvero, l’esigenza di capire e comprendere, in relazione agli accordi e alle intese che andranno fatte con le Regioni, ciò che è devoluzione di funzioni legislative e ciò che è devoluzione di funzioni amministrative, perché questo, in questi anni di dialogo con i Governi – non con questo Governo - è un punto che ha sempre avuto un’alea di incertezza.

In qualità di associazione delle autonomie, prevale una cultura delle autonomie nel senso più ampio possibile, ma, nel solco della Costituzione, è chiaro che ci sono delle attribuzioni legislative statali, concorrenti e regionali ed è su queste che l’articolo 116 può intervenire davanti a particolari esigenze di alcune Regioni. Per ciò che riguarda le competenze amministrative, lo diceva bene il Sindaco DECARO - aggiunge il Presidente dell’UPI - c’è un altro articolo della Costituzione che affronta questa tematica e che dispone che le competenze amministrative sono affidate ai Comuni, fatto salvo che, per il loro esercizio unitario, queste debbano andare alle Provincie e alle Città Metropolitane, alle Regioni e, in ultima analisi, solo allo Stato.

Continua il Presidente DE PASCALE ritenendo che sarebbe sbagliato sostenere che il riparto delle competenze amministrative, in Italia, risponde ad un’analisi attenta e rigorosa dei livelli di complessità di questi Enti e ad un’analisi relativa alla collocazione più opportuna di tali competenze: le competenze amministrative, per lo più, sono affidate sulla base di uno storico e chi ha fatto una cosa, ha sempre continuato a farla, anche se quella competenza amministrativa è mutata, è cambiata nel tempo e anche se quel livello di Governo è diventato inappropriato. Più o meno, in molti casi, le cose sono rimaste invariate nel tempo. Quindi, oggi, per paradosso, aggiunge il Presidente dell’UPI, vi sono delle competenze affidate al territorio che sono diventate molto complesse e che necessiterebbero di una gestione più ampia. In virtù di analogo paradosso, lo Stato agisce in ambiti amministrativi che potrebbero essere affidati ai territori, non con un principio egoista, ma con un principio autonomista, ovvero secondo il principio che chi è più prossimo, se è messo nelle condizioni di farlo, può gestire meglio. È nota la posizione del Governo al riguardo relativamente all’intenzione di un passaggio di competenze amministrative alle Regioni per valorizzare modelli già praticati e di passaggi ulteriori a Province e Comuni; su questo punto, però, si auspica di poter entrare nel merito e di ragionare meglio per comprendere bene il senso di tali passaggi. Se a monte si stabilisce che in ordine a una competenza amministrativa la destinazione finale sono le Province, le Città Metropolitane o i Comuni, non si capisce perché dover effettuare due passaggi; inoltre, posto che si sta anche lavorando insieme su quel livello di governo, sorge spontaneo chiedersi, continua il Presidente DE PASCALE, perché non assegnare direttamente le competenze amministrative agli Enti Locali.

Diverso punto, ovviamente, quello sulle competenze legislative. Anche le Province sono molto interessate sia all’aspetto dei LEP che all’aspetto dell’autonomia di entrata e di spesa prevista dall’articolo 119 Cost.; si tratta, specifica il Presidente dell’UPI, di due elementi dirimenti e fondamentali anche per le Province.

Il Presidente DE PASCALE conclude affermando che ritiene rilevante anche iniziare a capire di quante Regioni si parla in prospettiva: questo percorso, specifica, è stato avviato con tre Regioni con caratteristiche e condizioni particolari. Poiché con il passare dei mesi sono emerse ulteriori manifestazioni di interesse, per quanto possa essere tardivo appare utile evidenziare che se si arrivasse al paradosso che una competenza legislativa diventi oggetto di intesa ex articolo 116 con quasi tutte le Regioni italiane, si faticherebbe a capire il perché dell’avere utilizzato l’articolo 116 Cost. e non avere semplicemente modificato l’articolo 117 Cost. e avere attribuito quella competenza legislativa alle Regioni. Ovvero, ma qui si tratta di un osservatorio che può avere solo il Governo, se l’articolo 116 Cost. rimane un esercizio circoscritto a poche Regioni e magari anche su materie diverse, perché ognuno ha esigenze diverse, allora forse è lo strumento più coerente che il costituente ci ha fornito; se si arriva al paradosso, come a un certo punto è parso, che il 90% delle Regioni chiedono l’attuazione dell’articolo 116 Cost. e spesso sulle stesse materie, forse, visto che anche il Ministro CALDEROLI ha pensato a un percorso molto complesso, molto serio e molto lungo, può essere quasi più veloce ricorrere all’articolo 117 Cost. e non all’articolo 116 Cost. Ciò in quanto i passaggi che ha previsto e anche le tante richieste di attenzioni che si stanno mostrando sono rilevanti.

Il Presidente dell’UPI ricorda che tutte le riflessioni esposte sono riportate nel documento sopra citato con maggior dettaglio. Per concludere, chiede, sia a livello nazionale che a livello regionale, un maggiore coinvolgimento delle associazioni degli enti Locali che possono fornire al Governo un contributo di merito e costruttivo al fine di ottenere la migliore applicazione dell’articolo 116 della Costituzione.

(ALL. 2/b)

 

Il Sindaco DECARO aggiunge che, oltre al documento, sono stati consegnati degli emendamenti, anch’essi approvati all’unanimità nel Consiglio direttivo dell’ANCI che, nel rispetto del principio di rappresentanza, dà voce alla posizione di circa ottomila esponenti. Cede la parola al Sindaco Gualtieri.

 

Il Sindaco GUALTIERI desidera integrare l’intervento del Sindaco DECARO con le considerazioni maturate nel corso della propria esperienza in qualità di Sindaco di Roma Capitale della Repubblica, non solamente sul tema dell’ordinamento delle risorse dell’ente, ma anche in merito all’organizzazione della Repubblica e alla sua unità. Sottoscrivendo le considerazioni di merito espresse dal Presidente DECARO, rileva che il giudizio è quello di un testo insoddisfacente che rischia concretamente non solo di non ridurre le diseguaglianze territoriali - che è il compito per il quale ci siamo impegnati anche con l’Europa con il Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR) - ma anche di accentuarle, quindi andare in una direzione opposta a quella che dovremmo perseguire. Tale giudizio, riferisce il sindaco Gualtieri, emerge dal combinato disposto di alcuni elementi: quello fondamentale ovviamente è quello dei LEP che sono centrali, sono gli elementi sulla base dei quali si definisce una sostanziale eguaglianza di diritti ai cittadini su tutto il territorio. Qui, ovviamente, si pone il problema relativo alla mancanza di ulteriori risorse per finanziare i LEP. Ricordando che, in qualità di Ministro dell’Economia e delle Finanze, garantì per finanziare i LEP la disponibilità di quattro miliardi e mezzo di euro, ribadisce che la strada individuata è di difficile percorrenza se non si prevedono ulteriori risorse per finanziare il LEP.

La definizione dei LEP mediante una procedura puramente amministrativa, cioè mediante un d.P.C.M. piuttosto che con l’approvazione di una norma di rango legislativo, rischia, afferma GUALTIERI, di indebolire ulteriormente quello che deve costituire un pilastro di qualsiasi disegno di autonomia differenziata.

Infine, il Sindaco pone l’attenzione sul punto considerato dallo stesso come il più preoccupante, ovvero quello del combinato disposto della clausola di invarianza finanziaria di cui all’articolo 8 e gli articoli 3, 4 e 5, perché quello che sembra paradossalmente determinarsi è che, nella sostanza, la prospettiva di un finanziamento aggiuntivo dei LEP sembra passare per la strada di un accordo bilaterale di autonomia differenziata.

In assenza di una adeguata impostazione nazionale di finanziamento e di definizione dei LEP, il percorso che sembra emergere per affrontare il tema di un adeguato finanziamento dei LEP è quello di un’intesa bilaterale, con un effetto paradossale di inversione della logica della sequenza delle cose.

Quindi, per questo, a complemento della posizione espressa dall’ANCI, GUALTIERI, come Sindaco di Roma Capitale, conclude specificando di sentire il dovere di esprimere un non consenso sul testo. 

Il Ministro CALDEROLI si complimenta con l’UPI perché la nota di accompagnamento al testo degli emendamenti presenta spunti di riflessione apprezzabili che saranno oggetto di ulteriori valutazioni nelle fasi successive. Concorda con l’osservazione in merito alla rapidità dei tempi, ma è anche vero che da 22 anni si aspetta che qualcuno si occupi dell’attuazione di una parte non secondaria della legislazione italiana, perché è la Carta costituzionale. In merito alla modifica dell’articolo 117 Cost., ricorda come abbia tentato di modificarlo facendo approvare il nuovo articolo 117 Cost. dal Parlamento quattro volte. Ricorda, ancora, che è stato bocciato, poi, dal referendum; stesso esito si è avuto al secondo tentativo effettuato dal Presidente Renzi. Tornando alle osservazioni espresse dal Presidente DECARO, concorda sul fatto che c’è stato un maggior rapporto con le Regioni così come, in tema di federalismo fiscale, si è avuta una maggiore interlocuzione con gli enti locali. In questo caso non ci sono stati incontri formali, ma ci si è incontrati singolarmente o con gruppi di persone proprio per affrontare anche queste tematiche. Ricorda che la procedura prevedeva l’esame preliminare in Parlamento, poi il passaggio in Conferenza unificata e poi, ancora, il ritorno per l’esame definitivo. Quindi di incontri, escluso quello odierno, ce ne sono stati tanti.

In merito al coinvolgimento degli enti locali nel procedimento, il Ministro ritiene che ogni volta in cui è segnalata una lacuna, anche se non segnalata in prima stesura, vada colmata. Precisa che deve essere riacquisito il parere degli enti locali prima che la Regione passi all’approvazione del testo definitivo; si prevede, quindi, un ri-coinvolgimento degli enti locali. Ritiene altrettanto opportuno un coinvolgimento degli enti locali in relazione all’applicazione del terzo comma e del quinto comma dell’articolo 119 Cost.: una volta predisposto un intervento, o ai sensi del terzo comma oppure ai sensi del quinto comma – si parla, quindi, di interventi speciali - deve essere prevista un’intesa in Conferenza unificata e, quindi, un ulteriore coinvolgimento degli enti locali.

In riferimento alle osservazioni emerse sulle funzioni legislative e amministrative, rileva che comunque la predisposizione del testo, da un lato, accontenterebbe una delle parti sedute a questo tavolo, dall’altro, andrebbe a ledere l’autonomia delle altre. Per fare un esempio: all’articolo 116 Cost. non è indicato di che natura siano, legislative o amministrative, quelle ulteriori forme e condizioni particolari di autonomia; potrebbero essere legislative e amministrative ovvero anche solo funzioni amministrative. Sarebbe paradossale che una competenza richiesta da una Regione possa essere trasferita, sic et simpliciter, a livello di ente locale. Così come apparirebbe peculiare il fatto che, in una logica di differenziazione e di adeguatezza, lo stesso criterio possa essere applicato – facendo un esempio improprio perché è una Regione a statuto speciale – dalla Valle d’Aosta a Lampedusa piuttosto che a Pantelleria.

Ritiene, quindi, che questo trasferimento richieda una differenziazione nella fase attuativa.

In riferimento ai LEP, questi sono previsti come elemento condizionante unitamente a costi e fabbisogni standard per il trasferimento di qualunque funzione. In tema di finanziamento riferisce di aver sempre impropriamente pensato di dover procedere alla quantificazione della spesa prima di prevedere il relativo finanziamento. Posto che in 22 anni nessuno ha mai definito i livelli essenziali delle prestazioni, poco si può dire circa la loro quantificazione, tanto meno sul loro finanziamento. Ritiene che, in previsione, se dalla definizione degli stessi e dei costi dei fabbisogni standard si dovesse determinare una spesa maggiore rispetto a quella che viene attualmente sostenuta da parte della Pubblica amministrazione in senso lato (Stato, Regioni, Comuni, Province e Città Metropolitane), ci sarà una legge che stabilirà lo stanziamento e le fonti di finanziamento dello stesso.

Conferma, inoltre, che le pre-intese sono state presentate. Sul discorso dei LEP, incrociati con le funzioni fondamentali, non bisogna dimenticare che ci sono altre parti della Costituzione che non sono state citate, non perché sia intenzione disattenderle, ma perché tutte le funzioni svolte da Comuni, Province, Regioni e Città Metropolitane devono essere interamente finanziate o attraverso il trasferimento oppure con la compartecipazione o contributi propri.

Nello specifico il Ministro, sul presupposto di poter assicurare il proprio impegno personale ma non quello del Consiglio dei ministri e con l’auspicio di trovare una condivisione in sede di Preconsiglio, crede di poter garantire l’introduzione nel testo, che verrà approvato in maniera definitiva e inviato alle Camere, di alcune questioni specifiche, quali: il coinvolgimento nel percorso degli enti locali, l’informativa da parte della Commissione paritetica rispetto alla Conferenza unificata, la previsione dell’intesa sui fondi sia del terzo comma che del quinto comma dell’art. 119 Cost., l’aggiunta dell’adeguatezza - richiesta dall’UPI – nell’ambito dei principi, e, nell’ipotesi in cui dovessero aggiungersi dei LEP, oggi ancora non individuati, che abbiano una ricaduta su Comuni e Province, questi saranno applicati dagli stessi enti.

Il Ministro CALDEROLI conclude affermando che, in ordine alle restanti questioni emerse nel corso del dibattito, proporrà alla valutazione degli altri colleghi le proposte emendative pervenute ed elaborate in maniera molto puntuale, che saranno anche oggetto di possibili iniziative a livello parlamentare. 

 

Pertanto, la Conferenza unificata

ESPRIME PARERE, nei termini riportati nell’atto di Conferenza, ai sensi dell’articolo 9, comma 2, del decreto legislativo 28 agosto 1997, n. 281, sul disegno di legge recante “Disposizioni per l’attuazione dell’autonomia differenziata delle Regioni a statuto ordinario ai sensi dell’articolo 116, terzo comma, della Costituzione”.

(ALL. 2)

 

Il Ministro CALDEROLI pone all’esame il PUNTO 3 all’o.d.g. che reca: Designazione, ai sensi dell’articolo 3, comma 2, lettera e), del decreto del Presidente della Repubblica 14 maggio 2007, n. 91, dei componenti di competenza della Conferenza unificata in seno al Comitato per la lotta contro le frodi comunitarie, di cui all’articolo 76, comma 2, della legge 19 febbraio 1992, n. 142.

 

Il Presidente FEDRIGA, in nome delle Regioni e delle Province autonome di Trento e di Bolzano, indica il dott. Mauro Calogiuri della regione Puglia e la dott.ssa Lisanna Simon della Regione Veneto.

     (ALL. 3/a)

 

Il Presidente DECARO, in nome dell’ANCI, comunica di aver già trasmesso i nominativi di propria competenza.

 

Pertanto, la Conferenza unificata

DESIGNA, ai sensi dell’articolo 3, comma 2, del decreto del Presidente della Repubblica 14 maggio 2007, n. 91, come componenti della Conferenza unificata in seno al Comitato per la lotta contro le frodi nei confronti dell’Unione europea (COLAF):

- per le Regioni e le Province autonome di Trento e di Bolzano: il dott. Mauro Calogiuri della Regione Puglia, quale componente effettivo, e la dott.ssa Lisanna Simon della Regione Veneto, quale componente supplente;

- per l’ANCI: il dott. Massimo Allulli, referente per le Politiche per la coesione territoriale e il mezzogiorno e coordinatore operativo dell’Unità intersettoriale per il coordinamento delle azioni ANCI sul PNRR, quale componente effettivo.

(ALL. 3)

 

Il Ministro CALDEROLI pone all’esame il PUNTO 4 all’o.d.g. che reca: Designazione, ai sensi dell’articolo 4, comma 1, lettera c), del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 10 marzo 2009, n. 43, di dodici componenti, in seno all’Assemblea dell’Osservatorio nazionale sulla famiglia.

 

Il Presidente FEDRIGA, in nome delle Regioni e delle Province autonome di Trento e di Bolzano, indica il dott. Carmine De Blasio della Regione Campania; la dott.ssa Claudia Moneta della Regione Lombardia; la dott.ssa Ilaria Folli della Regione Emilia-Romagna; la dott.ssa Paola Occhineri della Regione Umbria; il dott. Antonio Giuseppe Marziale della Regione Calabria, la dott.ssa Angela Vignozzi della Regione Toscana e la dott.ssa Angelina Marsicovetere della Regione Basilicata.

(ALL. 4/a)

 

Il Presidente DECARO, in nome dell’ANCI, come già comunicato il 26 gennaio u.s., conferma la dott.ssa Petroni, esperta di politiche sociali, l’Assessore Pennino del Comune di Palermo e l’Assessore Bertolè del Comune di Milano. 

Il Presidente DE PASCALE, in nome dell’UPI, conferma i nominativi già precedentemente comunicati.

 

Pertanto, la Conferenza unificata        

ACQUISISCE LE DESIGNAZIONI, ai sensi dell’articolo 4, comma 1, lettera c), del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 10 marzo 2009, n. 43, dei seguenti rappresentanti delle Regioni, dell’ANCI e dell’UPI in seno all’Assemblea dell’Osservatorio nazionale sulla famiglia: 

per le Regioni e le Province autonome di Trento e di Bolzano:

  • Carmine De Blasio, Regione Campania;
  • ssa Claudia Moneta, Regione Lombardia;
  • ssa Ilaria Folli, Regione Emilia-Romagna;
  • ssa Paola Occhineri, Regione Umbria;
  • Antonio Giuseppe Marziale, Regione Calabria;
  • Angela Vignozzi, Regione Toscana;
  • ssa Angelina Marsicovetere, Regione Basilicata,

per l’ANCI:

  • ssa Gina Pedroni;
  • ssa Rosalia Pennino;
  • Lamberto Bertolè,

per l’UPI:

  • Paola Tassi;
  • Barbara Perluigi.

(ALL. 4)

Il Ministro CALDEROLI pone all’esame il PUNTO 5 all’o.d.g. che reca: Intesa, ai sensi della delibera C.I.P.E. 22 dicembre 2017, n. 127, punto 4.2, come modificato dalla delibera C.I.P.E. n. 55 del 24 luglio 2019, sullo schema di decreto del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze, di modifica dei termini per il riparto delle risorse relative al Programma integrato di edilizia residenziale sociale, di cui all’articolo 2, comma l, lettera f), della legge 5 agosto 1978, n. 457, alle Regioni Lombardia, Basilicata, Valle d’Aosta e Sicilia.

 

Il Presidente FEDRIGA, in nome delle Regioni e delle Province autonome di Trento e di Bolzano, esprime avviso favorevole all’intesa.

 

Il Presidente DECARO, in nome dell’ANCI, esprime avviso favorevole all’intesa.

Il Presidente DE PASCALE, in nome dell’UPI, esprime avviso favorevole all’intesa.

 

Pertanto, la Conferenza unificata

SANCISCE INTESA, ai sensi della delibera C.I.P.E. 22 dicembre 2017, n. 127, punto 4.2, come modificato dalla delibera C.I.P.E. n. 55 del 24 luglio 2019, sullo schema di decreto del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze, di modifica dei termini per il riparto delle risorse relative al Programma integrato di edilizia residenziale sociale, di cui all’articolo 2, comma l, lettera f), della legge 5 agosto 1978, n. 457, alle Regioni Lombardia, Basilicata, Valle d’Aosta e Sicilia.

(ALL. 5)

 

Il Ministro CALDEROLI pone all’esame il PUNTO 6 all’o.d.g. che reca: Intesa, ai sensi della delibera C.I.P.E. 22 dicembre 2017, n. 127, punto 4.2, come modificato dalla delibera C.I.P.E. n. 55 del 24 luglio 2019, sullo schema di decreto del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze, recante la ripartizione dei fondi di cui all’articolo 3, comma 1, lettera q), della legge 5 agosto 1978, n. 457, relativi al Programma di edilizia residenziale sociale nei territori danneggiati dai sismi del 2016 e del 2017 (Regioni Abruzzo e Umbria).

 

Il Presidente FEDRIGA, in nome delle Regioni e delle Province autonome di Trento e di Bolzano, esprime avviso favorevole all’intesa.

 

Il Presidente DECARO, in nome dell’ANCI, esprime avviso favorevole all’intesa.

Il Presidente DE PASCALE, in nome dell’UPI, esprime avviso favorevole all’intesa.

 

Pertanto, la Conferenza unificata

SANCISCE INTESA, ai sensi della delibera C.I.P.E. 22 dicembre 2017, n. 127, punto 4.2, come modificato dalla delibera C.I.P.E. 24 luglio 2019 n. 55, sullo schema di decreto del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze, recante la ripartizione dei fondi di cui all’articolo 3, comma 1, lettera q), della legge 5 agosto 1978, n. 457, relativi al Programma di edilizia residenziale sociale nei territori danneggiati dai sismi del 2016 e del 2017 (Regioni Abruzzo e Umbria).

(ALL. 6)

Il Ministro CALDEROLI pone all’esame il PUNTO 7 all’o.d.g. che reca: Intesa, ai sensi dell’articolo 9, comma 2, del decreto-legge 9 agosto 2022, n. 115, convertito, con modificazioni, dalla legge 21 settembre 2022, n. 142, sullo schema di decreto del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze, recante i criteri e le modalità di assegnazione dei contributi previsti dall’articolo 3-bis, comma 2, del decreto-legge 18 novembre 2022, n. 176, convertito, con modificazioni, dalla legge 13 gennaio 2023, n. 6, per l’incremento dei costi, al netto dell’imposta sul valore aggiunto, sostenuti nel secondo quadrimestre 2022, per l’acquisto dell’energia elettrica e del carburante per l’alimentazione dei mezzi destinati al trasporto pubblico locale e regionale, lacuale, marittimo o ferroviario.

 

Il Presidente FEDRIGA, in nome delle Regioni e delle Province autonome di Trento e di Bolzano, esprime avviso favorevole all’intesa.

 

Il Presidente DECARO, in nome dell’ANCI, esprime avviso favorevole all’intesa.

Il Presidente DE PASCALE, in nome dell’UPI, esprime avviso favorevole all’intesa.

 

Pertanto, la Conferenza unificata

SANCISCE INTESA, ai sensi dell’articolo 9, comma 2, del decreto-legge 9 agosto 2022, n. 115, convertito, con modificazioni, dalla legge 21 settembre 2022, n. 142, sullo schema di decreto del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, di concerto con il Ministro dell’economia delle finanze, recante i criteri e le modalità di assegnazione dei contributi previsti dall’articolo 3-bis, comma 2, del decreto-legge 18 novembre 2022, n. 176, convertito, con modificazioni, dalla legge 13 gennaio 2023, n. 6,  per l’incremento dei costi, al netto dell’imposta sul valore aggiunto, sostenuti nel secondo quadrimestre 2022, per l’acquisto dell’energia elettrica e del carburante per l’alimentazione dei mezzi destinati al trasporto pubblico locale e regionale, lacuale, marittimo o ferroviario.

(ALL. 7)

Il Ministro CALDEROLI pone all’esame il PUNTO 8 all’o.d.g. che reca: Intesa, ai sensi dell’articolo 54 del decreto legislativo 31 marzo 1998, n. 112, sullo schema di decreto del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti recante: “Aggiornamento delle norme tecniche per le costruzioni”.

 

Il Presidente FEDRIGA, in nome delle Regioni e delle Province autonome di Trento e di Bolzano, esprime avviso favorevole all’intesa.

 

Il Presidente DECARO, in nome dell’ANCI, esprime avviso favorevole all’intesa.

Il Presidente DE PASCALE, in nome dell’UPI, esprime avviso favorevole all’intesa.

 

Pertanto, la Conferenza unificata

SANCISCE INTESA, ai sensi dell’articolo 54, del decreto legislativo 31 marzo 1998, n. 112, sullo schema di decreto del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti recante: “Aggiornamento delle norme tecniche per le costruzioni”.

(ALL. 8)

Il Ministro CALDEROLI pone all’esame il PUNTO 9 all’o.d.g. che reca: Designazione, ai sensi dell’articolo 11-ter, comma 1, della legge 28 gennaio 1994, n. 84, e successive modificazioni, dei rappresentanti delle Regioni e degli enti locali in seno alla Conferenza nazionale di coordinamento delle Autorità di sistema portuale.

 

Il Presidente FEDRIGA, in nome delle Regioni e delle Province autonome di Trento e di Bolzano, chiede il rinvio del punto.

 

Il Presidente DECARO, in nome dell’ANCI, si associa alla richiesta di rinvio.

 

Il Presidente DE PASCALE, in nome dell’UPI, ritiene necessario rappresentare – pur consapevole che non si tratta della sede più opportuna - l’esigenza di correggere la norma sul riordino dell’autorità portuale che esclude le Province sia dai comitati di gestione che dal coordinamento. Questo al fine di prevedere la presenza dei rappresentanti delle Province, soprattutto posto che molti importanti porti italiani risiedono in territori di competenza.

Pertanto, il punto è rinviato.

 

Il Ministro CALDEROLI pone all’esame il PUNTO 10 all’o.d.g. che reca: Accordo, ai sensi dell’articolo 9, comma 2, lettera c), del decreto legislativo 28 agosto 1997, n. 281, sul documento recante “Piano nazionale di implementazione della raccomandazione VET”.

 

Il Presidente FEDRIGA, in nome delle Regioni e delle Province autonome di Trento e di Bolzano, esprime avviso favorevole all’accordo.

 

Il Presidente DECARO, in nome dell’ANCI, esprime avviso favorevole all’accordo.

Il Presidente DE PASCALE, in nome dell’UPI, esprime avviso favorevole all’accordo.

Pertanto, la Conferenza unificata

SANCISCE ACCORDO, ai sensi dell’articolo 9, comma 2, lettera c), del decreto legislativo 28 agosto 1997, n. 281, sul documento recante: “Piano nazionale di implementazione della raccomandazione VET” che, allegato all’atto di Conferenza, ne costituisce parte integrante.

(ALL. 9)

 

Il Ministro CALDEROLI pone all’esame il PUNTO 11 all’o.d.g. che reca: Intesa, ai sensi dell’articolo 9, comma 4, del decreto legislativo 13 aprile 2017, n. 63, sullo schema di decreto del Ministro dell’istruzione e del merito recante la disciplina delle modalità di erogazione delle borse di studio a favore delle studentesse e degli studenti delle scuole secondarie di secondo grado del Sistema nazionale d’istruzione per l’anno scolastico 2022.

 

Il Presidente FEDRIGA, in nome delle Regioni e delle Province autonome di Trento e di Bolzano, esprime avviso favorevole all’intesa sull’ultimo testo pervenuto dalla segreteria della Conferenza unificata. 

 

Il Presidente DECARO, in nome dell’ANCI, esprime avviso favorevole all’intesa, rilevando una criticità, già denunciata l’anno scorso, che risulta oggi essere peggiorata, rispetto al ritardo con cui si approva il decreto, considerato che si sta approvando quello attinente alle borse di studio relative all’anno 2022. Rileva, inoltre, la necessità di incrementare le risorse a disposizione del capitolo Ministero dell’istruzione per far fronte ad un consistente e progressivo aumento dei destinatari delle borse di studio stesse.

Il Presidente DE PASCALE, in nome dell’UPI, esprime avviso favorevole all’intesa con raccomandazione rispetto al notevole ritardo nonché alla necessità di affrontare la questione del quantum.

 

Il Ministro CALDEROLI assicura che trasferirà le richieste al Ministero competente.

Pertanto, la Conferenza unificata

SANCISCE INTESA, ai sensi dell’articolo 9, comma 4, del decreto legislativo 13 aprile 2017, n. 63, sullo schema di decreto del Ministro dell’istruzione e del merito recante la disciplina delle modalità di erogazione delle borse di studio a favore delle studentesse e degli studenti delle scuole secondarie di secondo grado del Sistema nazionale d’istruzione per l’anno scolastico 2022, nei termini riportati nell’atto di Conferenza.

(ALL. 10)

 

Il Ministro CALDEROLI pone all’esame il PUNTO 12 all’o.d.g. che reca: Intesa, ai sensi dell’articolo 39-quinquies, comma 6, del decreto-legge 31 maggio 2021, n. 77, convertito, con modificazioni, dalla legge 29 luglio 2021, n. 108, sullo schema di decreto interministeriale recante il regolamento sulle modalità di attuazione e funzionamento dell’Anagrafe nazionale dell’istruzione (ANIST). ID MONITOR 4546

 

Il Presidente FEDRIGA, in nome delle Regioni e delle Province autonome di Trento e di Bolzano, esprime avviso favorevole all’intesa.

 

Il Presidente DECARO, in nome dell’ANCI, esprime avviso favorevole all’intesa.

 

Il Presidente DE PASCALE, in nome dell’UPI, esprime avviso favorevole all’intesa, raccomandando la necessità di un’interoperabilità con l’Anagrafe nazionale edilizia scolastica per evitare l’esistenza di due sistemi che non comunicano tra loro con un conseguente ed inevitabile aggravio degli oneri burocratici.

 

Pertanto, la Conferenza unificata

SANCISCE INTESA, ai sensi dell’articolo 39-quinquies, comma 6, del decreto-legge 31 maggio 2021, n. 77, convertito, con modificazioni, dalla legge 29 luglio 2021, n. 108, sullo schema di decreto interministeriale recante il regolamento sulle modalità di attuazione e funzionamento dell’Anagrafe nazionale dell’istruzione (ANIST), nei termini riportati nell’atto di Conferenza.

(ALL. 11)

Il Ministro CALDEROLI pone all’esame il PUNTO 13 all’o.d.g. che reca: Designazione, ai sensi dell’articolo 3, comma 3, lettera a), della legge 22 novembre 2017, n. 175, di tre componenti in seno al Consiglio superiore dello spettacolo.

 

Il Presidente FEDRIGA, in nome delle Regioni e delle Province autonome di Trento e di Bolzano, indica il dott. Vincenzo Spera della Regione Liguria.

(ALL. 12/a)

 

Il Presidente DECARO, in nome dell’ANCI, conferma il precedente componente già nominato in seno al suddetto Consiglio.

Il Presidente DE PASCALE, in nome dell’UPI, designa il prof. Vittorio Poma dell’Università di Pavia.

(ALL. 12/b)

Pertanto, la Conferenza unificata

DESIGNA, ai sensi dell’articolo 3, comma 3, lettera a), della legge 22 novembre 2017, n. 175, quali componenti in seno al Consiglio superiore dello spettacolo:

  • il dott. Vincenzo Spera;
  • la dott.ssa Francesca Rossini;
  • il prof. Vittorio Poma.

(ALL. 12)

 

Il Ministro CALDEROLI pone all’esame il PUNTO 14 all’o.d.g. che reca: Intesa, ai sensi dell’articolo 1, comma 445, della legge 29 dicembre 2022, n. 197, recante “Bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2023 e bilancio pluriennale per il triennio 2023-2025”, sullo schema di decreto del Ministro dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste recante condizioni, criteri e modalità di ripartizione delle risorse del Fondo destinato al contenimento dei consumi energetici, alla promozione della produzione di energia dalla biomassa legnosa e dell’autoconsumo, nonché alla prevenzione del dissesto idrogeologico nelle aree interne. ID MONITOR 5288

 

Il Presidente FEDRIGA, in nome delle Regioni e delle Province autonome di Trento e di Bolzano, esprime avviso favorevole all’intesa sul testo diramato il 1° marzo u.s.

 

Il Presidente DECARO, in nome dell’ANCI, esprime avviso favorevole all’intesa, segnalando alcune considerazioni di apprezzamento per l’intento di intervenire rispetto alla prevenzione del rischio idraulico e idrogeologico, ma rilevando che la somma di 500 mila euro può considerarsi simbolica posto che le risorse stimate da ANCI necessarie solo per i Comuni delle Marche ammontano a diverse decine di milioni di euro. 

Il Presidente DE PASCALE, in nome dell’UPI, esprime avviso favorevole all’intesa.

 

Pertanto, la Conferenza unificata

SANCISCE INTESA, ai sensi dell’articolo 1, comma 445, della legge 29 dicembre 2022, n. 197, “Bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2023 e bilancio pluriennale per il triennio 2023-2025”, sullo schema di decreto del Ministro dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste recante condizioni, criteri e modalità di ripartizione delle risorse del fondo destinato al contenimento dei consumi energetici, alla promozione della produzione di energia dalla biomassa legnosa e dell’autoconsumo, nonché alla prevenzione del dissesto idrogeologico nelle aree interne, diramato il 1° marzo 2023.

(ALL. 13)

 

Il Ministro CALDEROLI pone all’esame il PUNTO 15 all’o.d.g. che reca: Parere, ai sensi dell’articolo 9, comma 3, del decreto legislativo 28 agosto 1997, n. 281, sullo schema di ordinanza della Presidenza del Consiglio dei ministri - Dipartimento della Protezione civile, recante “Attuazione dell’articolo 11 del decreto-legge 28 aprile 2009, n. 39, convertito, con modificazioni, dalla legge 24 giugno 2009, n. 77, rifinanziato dalla legge 30 dicembre 2018, n. 145” - Annualità 2022 e 2023.

 

Il Presidente FEDRIGA, in nome delle Regioni e delle Province autonome di Trento e di Bolzano, esprime parere favorevole.

 

Il Presidente DECARO, in nome dell’ANCI, esprime parere favorevole, apprezzando l’incremento dell’utilizzo del fondo.

Il Presidente DE PASCALE, in nome dell’UPI, esprime parere favorevole

 

Pertanto, la Conferenza unificata

ESPRIME PARERE FAVOREVOLE, ai sensi dell’articolo 9, comma 3, del decreto legislativo 28 agosto 1997, n. 281, sullo schema di ordinanza della Presidenza del Consiglio dei ministri - Dipartimento della Protezione civile, recante “Attuazione dell’articolo 11 del decreto-legge 28 aprile 2009, n. 39, convertito, con modificazioni, dalla legge 24 giugno 2009, n. 77, rifinanziato dalla legge 30 dicembre 2018, n. 145” - annualità 2022 e 2023.

(ALL. 14)

Il Ministro CALDEROLI, ringraziando per la collaborazione, dichiara conclusi i lavori della Conferenza alle ore 15.53.

 

        Il Segretario                                                                           Il Presidente

            Cons.  Paola D’Avena                                                        Ministro Roberto Calderoli

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

DISTINTA DEGLI ALLEGATI

 

  1. 1 ALL 1 REP. ATTI N. 16/CU 2 MARZO 2023

 

  1. 2 ALL. 2/a DOC. ANCI

                                 ALL. 2/b                      DOC. UPI

                                 ALL. 2                          REP. ATTI N. 17/CU 2 MARZO 2023

                                

  1. 3 ALL. 3/a DOC. REGIONI E PROVINCE AUTONOME

                                 ALL. 3                          REP. ATTI N. 18/CU 2 MARZO 2023

 

  1. 4 ALL. 4/a DOC. REGIONI E PROVINCE AUTONOME

                                 ALL. 4                          REP. ATTI N. 19/CU 2 MARZO 2023

 

  1. 5 ALL. 5 REP. ATTI N. 20/CU 2 MARZO 2023

 

  1. 6 ALL. 6 REP. ATTI N. 21/CU 2 MARZO 2023

 

  1. 7 ALL. 7 REP. ATTI N. 22/CU 2 MARZO 2023

 

  1. 8 ALL. 8 REP. ATTI N. 23/CU 2 MARZO 2023

 

  1. 10 ALL. 9 REP. ATTI N. 24/CU 2 MARZO 2023

 

  1. 11 ALL. 10 REP. ATTI N. 25/CU 2 MARZO 2023

 

  1. 12 ALL. 11 REP. ATTI N. 26/CU 2 MARZO 2023

 

  1. 13 ALL. 12/a DOC. REGIONI E PROVINCE AUTONOME

                                 ALL. 12/b                    DOC. UPI

                                 ALL. 12                        REP. ATTI N. 27/CU 2 MARZO 2023

 

  1. 14 ALL. 13 REP. ATTI N. 28/CU 2 MARZO 2023

 

  1. 15 ALL. 14 REP. ATTI N. 29/CU 2 MARZO 2023

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