Repertorio atto n. 28/CSR
Intesa, ai sensi dell’articolo 8, comma 6, della legge 5 giugno 2003, n. 131, tra il Governo, le regioni e le Province autonome di Trento e di Bolzano sulla proposta del Ministero della salute concernente l’elaborazione del nuovo Piano nazionale della prevenzione (PNP) per il periodo 2026 – 2031.
Rep. Atti n. 28/CSR 6 marzo 2025.
LA CONFERENZA PERMANENTE PER I RAPPORTI TRA LO STATO, LE REGIONI E LE PROVINCE AUTONOME DI TRENTO E DI BOLZANO
Nella seduta del 6 marzo 2025:
VISTO l’articolo 8, comma 6, della legge 5 giugno 2003, n. 131, che prevede la possibilità per il Governo di promuovere la stipula di intese, tra l’altro, in sede di Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le regioni e le province autonome di Trento e di Bolzano, dirette a favorire l’armonizzazione delle rispettive legislazioni o il raggiungimento di posizioni unitarie o il conseguimento di obiettivi comuni;
VISTA l’Intesa sancita dalla Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le regioni e le province autonome di Trento e di Bolzano il 6 agosto 2020, concernente il Piano nazionale della prevenzione (PNP) per gli anni 2020-2025 (Rep. Atti n. 127/CSR), con le modifiche apportate dall’Intesa del 17 dicembre 2020 (Rep Atti n. 228/CSR) e con l’Intesa del 5 maggio 2021 (Rep. Atti n. 51/CSR);
VISTA la nota del 29 ottobre 2024, acquisita al prot. DAR n. 17132, con la quale il Capo di gabinetto del Ministro della salute ha inviato, ai fini del perfezionamento dell’intesa in sede di questa Conferenza, una proposta di intesa concernente la proroga del Piano nazionale della prevenzione 2020-2025, diramata alle regioni e alle Province autonome di Trento e di Bolzano il 30 ottobre 2024, con nota prot. DAR n. 17180;
VISTA la nota del 22 novembre 2024, acquisita al prot. DAR n. 18788, con la quale il Coordinamento tecnico della Commissione salute della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome, acquisito il parere tecnico negativo del Coordinamento interregionale dell’area prevenzione sanità pubblica, ha comunicato che “non sussistono le condizioni per esprimere l’assenso tecnico sul provvedimento in oggetto”, richiamando la nota già trasmessa al Ministero della salute il 2 ottobre 2024, nella quale era stato proposto di “avviare dei tavoli di lavoro per la stesura del nuovo piano prima della sua scadenza”;
VISTA la nota del 25 novembre 2024, prot. DAR n. 18829, con la quale l’Ufficio per il coordinamento delle attività della segreteria di questa Conferenza ha diramato la citata nota del 22 novembre 2024, acquisita al prot. DAR n. 18788, con la contestuale convocazione di una riunione tecnica per il 5 dicembre 2024 per l’esame del provvedimento in parola;
VISTI gli esiti della suddetta riunione, nel corso della quale il Ministero della salute e le regioni e le Province autonome hanno convenuto sulla opportunità di avviare i lavori del nuovo Piano nazionale della prevenzione per il periodo 2026-2031, con l’istituzione di un Tavolo a ciò preposto, senza prorogare il Piano vigente, valido per tutto il 2025;
VISTA la nota del 30 gennaio 2025, acquisita, in pari data, al prot. DAR n. 1803, con la quale il Capo di gabinetto del Ministro della salute ha inviato lo schema di intesa - concernente l’elaborazione del nuovo Piano nazionale della prevenzione (PNP) per il periodo 2026-2031 - il quale prevede, per altro:
- che “il Piano nazionale della prevenzione rappresenta la cornice comune degli obiettivi delle principali aree della Sanità pubblica e lo strumento di monitoraggio e valutazione al fine di misurarne l’impatto sia di processo che di esito in termini di salute, anche in relazione alla verifica degli adempimenti dei Livelli essenziali di assistenza”;
- “la necessità di assicurare continuità agli interventi messi in atto dalle regioni e dalle Province autonome, tenendo conto dei risultati conseguiti”;
- “la necessità di far fronte ai rischi emergenti sulla salute” provocati dai “cambiamenti ambientali e climatici nell’ambito del nuovo assetto di prevenzione collettiva e sanità pubblica promosso dal Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR), in linea con l’approccio "One health" o "Planetary health” e con l’istituzione del Sistema nazionale prevenzione salute dai rischi ambientali e climatici (SNPS), nonché con le azioni previste dal Piano nazionale per gli investimenti complementari (PNC);
- la necessità di procedere subito alla elaborazione di un nuovo Piano nazionale della prevenzione che assicuri continuità nella programmazione e attuazione degli interventi di prevenzione”;
- che “il cambiamento di scenario di alcune aree tematiche affrontate dai Macro obiettivi del Piano nazionale della prevenzione 2020-2025, con particolare riferimento a quelle ambientali e correlate alle malattie trasmissibili e non trasmissibili, determina la necessità di procedere subito alla elaborazione di un nuovo Piano nazionale della prevenzione che, in continuità con il precedente, ne aggiorni le indicazioni alla luce degli elementi di novità emersi, indispensabili per una più attuale ed efficace programmazione e realizzazione degli interventi di prevenzione”;
- che “è necessario garantire la continuità dell’azione di prevenzione attraverso il Piano nazionale della prevenzione quale strumento di indirizzo e monitoraggio, coinvolgendo tutte le aree di competenza del Servizio sanitario, consolidando reti e azioni sviluppate nel Piano nazionale della prevenzione 2020-2025”;
- che “è opportuno confermare l’impianto del Piano nazionale della prevenzione 2020-2025 secondo un quadro logico di riferimento che preveda tutti gli elementi che concorrono al raggiungimento degli obiettivi di salute e di equità che si intende conseguire, misurati attraverso relativi indicatori”;
- che “è opportuno mantenere l’utilizzo della Piattaforma web-based per la pianificazione, il monitoraggio e la valutazione dei piani regionali di prevenzione (PF) quale strumento di accompagnamento esclusivo, sostanziale e formale, e dunque vincolante, per la presentazione dei Piani regionali della prevenzione e per la documentazione dello stato di avanzamento degli stessi, anche in relazione alla verifica degli adempimenti dei Livelli essenziali di assistenza”;
- che “è importante assicurare una pianificazione condivisa e partecipata tra Ministero della salute e le regioni, tenendo conto dell’esperienza acquisita e dei risultati conseguiti a livello territoriale nei diversi ambiti di intervento”;
VISTA la nota prot. DAR n. 2276 del 7 febbraio 2025, con la quale l’Ufficio per il coordinamento delle attività della segreteria di questa Conferenza ha diramato alle regioni e alle Province autonome di Trento e di Bolzano la suindicata nota del 30 gennaio 2025 del Capo di gabinetto del Ministro della salute, contenente lo schema di intesa in titolo, con richiesta di assenso tecnico;
VISTA la comunicazione del 10 febbraio 2025, acquisita, in data 11 febbraio 2025, al prot. DAR n. 2412, con la quale il Coordinamento tecnico della Commissione salute della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome, acquisito il parere tecnico favorevole del Coordinamento dell’Area prevenzione e sanità pubblica, ha reso l’assenso tecnico sul provvedimento in parola;
CONSIDERATO che, nel corso della seduta del 6 marzo 2025 di questa Conferenza, le regioni e le Province autonome di Trento e di Bolzano hanno espresso avviso favorevole all’intesa;
ACQUISITO l’assenso del Governo, delle regioni e delle Province autonome di Trento e di Bolzano;
SANCISCE INTESA
ai sensi dell’articolo 8, comma 6, della legge 5 giugno 2003, n. 131, tra il Governo, le regioni e le Province autonome di Trento e di Bolzano sulla proposta del Ministero della salute concernente l’elaborazione del nuovo Piano nazionale della prevenzione (PNP) per il periodo 2026-2031, nei seguenti termini:
- il Ministero della salute, le regioni e le Province autonome, attraverso un Tavolo di lavoro Ministero-regioni, istituito presso il Ministero della salute, provvedono alla definizione del documento recante il nuovo Piano nazionale della prevenzione per il periodo 2026–2031, garantendo la continuità dell’azione amministrativa e la prosecuzione degli interventi messi in atto dalle regioni e dalle Province autonome, tenendo conto dei risultati conseguiti;
- la partecipazione al Tavolo è a titolo gratuito e ai componenti non sono corrisposti gettoni, compensi o altri emolumenti comunque denominati. Per i componenti esterni al Ministero, gli eventuali rimborsi di spese sono a carico delle amministrazioni di appartenenza e comunque non gravano sui capitoli di spesa del Ministero della salute. Al funzionamento del Tavolo si provvede nell’ambito delle risorse umane, strumentali e finanziarie disponibili a legislazione vigente e, comunque, senza nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica.