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Verbale della Seduta del 21 giugno 2023

Verbale n. 12/2023

Seduta del 21 giugno 2023

 

CONFERENZA UNIFICATA

Il giorno 21 giugno 2023, alle ore 17.05, si è riunita, presso la Sala riunioni del I piano di via della Stamperia n. 8, in Roma, la Conferenza Unificata (convocata con nota prot. DAR-0013972-P del 15 giugno 2023) in seduta ordinaria, in presenza e in collegamento con modalità di videoconferenza, per esaminare il seguente ordine del giorno, con gli esiti indicati:

Approvazione del report e del verbale della seduta del 7 giugno 2023.

Approvati

  1. Intesa, ai sensi dell’articolo 9, comma 2, lettera b), del decreto legislativo 28 agosto 1997, n. 281, sullo schema di decreto legislativo recante disposizioni integrative e correttive dei decreti legislativi del 28 febbraio 2021, nn. 36, 37, 38, 39 e 40.

(PRESIDENZA CONSIGLIO DEI MINISTRI – SPORT E GIOVANI – LAVORO E POLITICHE SOCIALI – ECONOMIA E FINANZE – INTERNO – INFRASTRUTTURE E TRASPORTI – SALUTE – ISTRUZIONE E MERITO – UNIVERSITÀ E RICERCA – PUBBLICA AMMINISTRAZIONE – DISABILITÀ)

Codice sito 4.17/2023/4 - Servizio riforme istituzionali, finanza pubblica e rapporti internazionali

Sancita intesa

 

  1. Parere, ai sensi dell’articolo 9, comma 3, del decreto legislativo 28 agosto 1997, sul disegno di legge di conversione in legge del decreto-legge 10 maggio 2023, n. 51, recante “Disposizioni urgenti in materia di amministrazione di enti pubblici, di termini legislativi e di iniziative di solidarietà sociale”.

(PRESIDENZA CONSIGLIO DEI MINISTRI – ECONOMIA E FINANZE – SALUTE – LAVORO E POLITICHE SOCIALI – IMPRESE E MADE IN ITALY – SPORT E GIOVANI – CULTURA)

Codice sito 4.6/2023/40 - Servizio riforme istituzionali, finanza pubblica e rapporti internazionali

Parere reso

 

  1. Parere, ai sensi dell’articolo 9, comma 3, del decreto legislativo 28 agosto 1997, n. 281, sul disegno di legge recante “Abrogazione di norme prerepubblicane relative al periodo 1871-1890 e ulteriori abrogazioni di norme relative al periodo 1861-1870”.

(PRESIDENZA CONSIGLIO DEI MINISTRI - RIFORME ISTITUZIONALI E SEMPLIFICAZIONE NORMATIVA)

Codice sito 4.1/2023/16 - Servizio riforme istituzionali, finanza pubblica e rapporti internazionali

Parere reso

  1. Intesa, ai sensi dell’articolo 200, comma 5-bis, del decreto-legge del 19 maggio 2020, n. 34, convertito con modificazioni dalla legge 17 luglio 2020, n. 77, sullo schema di decreto del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze, recante il riparto relativo all’anticipazione dell’80% delle risorse finanziarie, per la copertura degli oneri derivanti dall’applicazione del Contratto collettivo nazionale del trasporto pubblico locale 2004-2007. 1° Biennio - Annualità 2021.

(INFRASTRUTTURE E TRASPORTI – ECONOMIA E FINANZE) 
Codice sito 4.13/2023/17 – Servizio attività produttive, infrastrutture e innovazione tecnologica

Sancita intesa

 

  1. Intesa, ai sensi dell’articolo 200, comma 5-bis, del decreto-legge del 19 maggio 2020, n. 34, convertito con modificazioni dalla legge 17 luglio 2020, n. 77, sullo schema di decreto del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze, recante il riparto relativo all’anticipazione dell’80% delle risorse finanziarie, per la copertura degli oneri derivanti dall’applicazione del Contratto collettivo nazionale del trasporto pubblico locale 2004-2007. 2° Biennio - Annualità 2021.

(INFRASTRUTTURE E TRASPORTI – ECONOMIA E FINANZE) 
Codice sito 4.13/2023/18 – Servizio attività produttive, infrastrutture e innovazione tecnologica

Sancita intesa

 

  1. Parere, ai sensi dell’articolo 9 del decreto legislativo 28 agosto 1997, n. 281, sul disegno di legge di conversione in legge del decreto-legge 29 maggio 2023, n. 57, recante “Misure urgenti per gli enti territoriali, nonché per garantire la tempestiva attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza e per il settore energetico”.

(PRESIDENZA CONSIGLIO DEI MINISTRI – ECONOMIA E FINANZE – SALUTE – UNIVERSITÀ E RICERCA – AFFARI EUROPEI, SUD, POLITICHE DI COESIONE E PNRR – AMBIENTE E SICUREZZA ENERGETICA)

  Codice sito 4.14/2023/24 – Servizio ambiente, territorio, istruzione e ricerca

Parere reso

  1. Parere, ai sensi dell’articolo 9, comma 3, del decreto legislativo 28 agosto 1997, n. 281, sul disegno di legge di conversione in legge del decreto-legge 1° giugno 2023, n. 61, recante “Interventi urgenti per fronteggiare l’emergenza provocata dagli eventi alluvionali verificatisi a partire dal 1° maggio 2023”.

(PRESIDENZA CONSIGLIO DEI MINISTRI - PROTEZIONE CIVILE E POLITICHE DEL MARE - ECONOMIA E FINANZE - AMBIENTE E SICUREZZA ENERGETICA - AGRICOLTURA, SOVRANITA’ ALIMENTARE E FORESTE – IMPRESE E MADE IN ITALY - AFFARI ESTERI E COOPERAZIONE INTERNAZIONALE – GIUSTIZIA - LAVORO E POLITICHE SOCIALI - ISTRUZIONE E MERITO - UNIVERSITÀ E RICERCA - SALUTE - SPORT E GIOVANI - DISABILITÀ – TURISMO - INFRASTRUTTURE E TRASPORTI - CULTURA)

Codice sito 4.15/2023/6 - Servizio politiche agricole e forestali

Parere reso

 

 

 

 

Per le Amministrazioni dello Stato

il Ministro per gli affari regionali e le autonomie, CALDEROLI; il Ministro dello sport, ABODI; il Ministro della salute, SCHILLACI; il Sottosegretario all’ambiente e alla sicurezza energetica, BARBARO; il Sottosegretario alle infrastrutture e ai trasporti, FERRANTE; il Sottosegretario all’agricoltura, sovranità alimentare e foreste, D’ERAMO; il Capo di Gabinetto del Ministro per le riforme istituzionali e la semplificazione, ZANCHI; il Capo di Gabinetto del Ministro della salute, MORACE PINELLI; il Capo di Gabinetto del Ministro della protezione civile e delle politiche del mare, RIGILLO; il Consigliere diplomatico del Ministro per gli affari regionali e le autonomie, TROMBETTA; il Capo di Gabinetto del Ministro per gli affari regionali e le autonomie, TUCCIARELLI; il Capo del Dipartimento per gli affari regionali e le autonomie, D’AVENA**; il Coordinatore dell’Ufficio III per il coordinamento delle attività della segreteria della Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le Regioni e le Province autonome di Trento e di Bolzano, LO RUSSO.

 

Per le Regioni e le Province autonome di Trento e di Bolzano

Il Presidente della Regione Molise, TOMA; il Presidente della Provincia autonoma di Bolzano, KOMPATSCHER (in videoconferenza); il Vicepresidente della Regione Lazio, ANGELILLI; l’Assessore della Regione Abruzzo, VERI’; l’Assessore della Regione Piemonte, GABUSI.

Per il sistema delle Autonomie

Il Presidente dell’Anci e sindaco di Bari, DECARO (in videoconferenza); il Presidente dell’UPI e Presidente della Provincia di Ravenna, DE PASCALE.

Per la Conferenza Stato-Città

Il Segretario della Conferenza Stato-Città, ESPOSITO.

 

 

 

 

 

 

 

____________________

* Il Ministro per gli affari regionali e le autonomie, Sen. Roberto Calderoli, è delegato ad esercitare le funzioni di Presidente della Conferenza Unificata.

** Il Capo Dipartimento per gli affari regionali e le autonomie, Cons. Paola D’Avena, svolge le funzioni di Segretario della Conferenza Unificata.

Il Ministro CALDEROLI pone all’approvazione il report e il verbale della seduta del 7 giugno 2023.

 

Non essendovi osservazioni, la Conferenza Unificata approva il report e il verbale della seduta del 7 giugno 2023.

Il Ministro CALDEROLI pone all’esame del PUNTO 1 all’o.d.g. che reca: Intesa, ai sensi dell’articolo 9, comma 2, lettera b), del decreto legislativo 28 agosto 1997, n. 281, sullo schema di decreto legislativo recante disposizioni integrative e correttive dei decreti legislativi del 28 febbraio 2021, nn. 36, 37, 38, 39 e 40.

 

Il Ministro CALDEROLI ritiene che su tale punto il parere del Presidente TOMA sia lo stesso espresso per il punto 1 all’ordine del giorno della Conferenza Stato-Regioni, appena conclusasi.

  

Il Presidente TOMA, in nome delle Regioni e delle Province autonome, conferma l’avviso favorevole all’intesa, condizionata al recepimento delle osservazioni e delle proposte emendative contenute nel documento inviato per via telematica. (All. 1/a)

Il Presidente DE PASCALE, in nome dell’Upi, esprime avviso favorevole all’intesa.

 

Il Presidente DECARO, in nome dell’Anci, esprime avviso favorevole all’intesa.

Il Presidente KOMPATSCHER interviene dopo l’esame del punto 2 dell’ordine del giorno, precisando che se continua a essere prevista una larghezza minima di 6 metri per le piste da slittino questo comporterà un serio problema per tutta l’attività turistica non solo dell’Alto Adige ma di tutte le Regioni alpine, non avendo piste esistenti di questa larghezza per cui sarebbe necessaria la chiusura di tutte le piste da slittino. Chiede, pertanto, la conferma dell’accoglimento dell’emendamento che sposta il termine per la previsione della larghezza minima delle piste, almeno per quelle esistenti.  

Il Ministro ABODI, in risposta all’intervento del Presidente KOMPATSCHER, legge in seduta la proposta con la seguente riformulazione, rappresentando che la stessa recepisce quanto segnalato dalle Regioni e dalle Province autonome: “Le piste di slitta, slittino e parchi giochi realizzati dopo il primo luglio 2023 possiedono le caratteristiche delle piste blu di discesa di cui al comma 1, lettera a), con larghezza minima di 6 metri. Per le piste già esistenti e già realizzate alla data di cui al primo periodo, qualora di larghezza inferiore ai 6 metri, i gestori adottano misure compensative di sicurezza attive e si adeguano all’apposita segnaletica relative alle aree sciabili di cui al decreto del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti emanato ai sensi del successivo articolo 13.”.

Il Presidente KOMPATSCHER ringrazia del chiarimento reso.

  

Il Presidente TOMA ringrazia sia il Ministro ABODI per avere chiarito, in modo che non persistano dubbi, sia il Ministro CALDEROLI

Pertanto, la Conferenza Unificata

SANCISCE INTESA nei termini riportati nell’atto di Conferenza, ai sensi dell’articolo 9, comma 2, lettera b), del decreto legislativo 28 agosto 1997, n. 281, sullo schema di decreto legislativo recante disposizioni integrative e correttive dei decreti legislativi del 28 febbraio 2021, nn. 36, 37, 38, 39 e 40.

(All. 1)

Il Ministro CALDEROLI pone all’esame del PUNTO 2 all’o.d.g. che reca: Parere, ai sensi dell’articolo 9, comma 3, del decreto legislativo 28 agosto 1997, sul disegno di legge di conversione in legge del decreto-legge 10 maggio 2023, n. 51, recante “Disposizioni urgenti in materia di amministrazione di enti pubblici, di termini legislativi e di iniziative di solidarietà sociale”.

 

Il Presidente TOMA, in nome delle Regioni e delle Province autonome, esprime parere favorevole, con le proposte emendative contenute nel documento inviato per via telematica. (All. 2/a)

Il Presidente DE PASCALE, in nome dell’Upi, riferisce di avere già presentato tre proposte emendative molto importanti che riguardano la proroga di termini legislativi in materia di infrastrutture e trasporti legati all’utilizzo di alcuni fondi per opere pubbliche che hanno avuto diverse criticità dovute all’incremento dei costi dei materiali. Poiché nessun emendamento per ora è stato accolto, vengono riproposti e consegnati in seduta di questa Conferenza. (All. 2/b)

 

Il Ministro CALDEROLI accoglie di riproporli.

Il Presidente DE PASCALE precisa l’espressione del parere favorevole, che è condizionato all’accoglimento delle proposte emendative.

 

Il Presidente DECARO, in nome dell’Anci, esprime parere favorevole, precisando che sono stati accolti gli emendamenti proposti.

 

Pertanto, la Conferenza Unificata

ESPRIME PARERE FAVOREVOLE nei termini riportati nell’atto di Conferenza, ai sensi dell’articolo 9, comma 3, del decreto legislativo 28 agosto 1997, n. 281, sul disegno di legge di conversione in legge del decreto-legge 10 maggio 2023, n. 51, recante “Disposizioni urgenti in materia di amministrazione di enti pubblici, di termini legislativi e di iniziative di solidarietà sociali”.

(All. 2)

Il Ministro CALDEROLI pone all’esame del PUNTO 3 all’o.d.g. che reca: Parere, ai sensi dell’articolo 9, comma 3, del decreto legislativo 28 agosto 1997, n. 281, sul disegno di legge recante “Abrogazione di norme prerepubblicane relative al periodo 1871-1890 e ulteriori abrogazioni di norme relative al periodo 1861-1870”.

 

Il Presidente TOMA, in nome delle Regioni e delle Province autonome, esprime parere favorevole.

Il Presidente DE PASCALE, in nome dell’Upi, esprime parere favorevole.

 

Il Presidente DECARO, in nome dell’Anci, esprime parere favorevole.

 

Pertanto, la Conferenza Unificata

ESPRIME PARERE FAVOREVOLE ai sensi dell’articolo 9, comma 3, del decreto legislativo 28 agosto 1997, n. 281, sul disegno di legge recante “Abrogazione di norme prerepubblicane relative al periodo 1871-1890 e ulteriori abrogazioni di norme relative al periodo 1861-1870”.

(All. 3)

Il Ministro CALDEROLI pone all’esame del PUNTO 4 all’o.d.g. che reca: Intesa, ai sensi dell’articolo 200, comma 5-bis, del decreto-legge del 19 maggio 2020, n. 34, convertito con modificazioni dalla legge 17 luglio 2020, n. 77, sullo schema di decreto del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze, recante il riparto relativo all’anticipazione dell’80% delle risorse finanziarie, per la copertura degli oneri derivanti dall’applicazione del Contratto collettivo nazionale del trasporto pubblico locale 2004-2007. 1° Biennio - Annualità 2021.

 

Il Presidente TOMA, in nome delle Regioni e delle Province autonome, esprime avviso favorevole all’intesa.

 

Il Presidente DE PASCALE, in nome dell’Upi, esprime avviso favorevole all’intesa.

Il Presidente DECARO, in nome dell’Anci, esprime avviso favorevole all’intesa.

Pertanto, la Conferenza Unificata

SANCISCE INTESA ai sensi dell’articolo 200, comma 5-bis del decreto-legge del 19 maggio 2020, n. 34, convertito con modificazioni dalla legge 17 luglio 2020, n. 77, sullo schema di decreto del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze, recante il riparto relativo all’anticipazione dell’80% delle risorse finanziarie, per la copertura degli oneri derivanti dall’applicazione del Contratto collettivo nazionale del trasporto pubblico locale 2004 - 2007. 1° biennio-annualità 2021.

(All. 4)

Il Ministro CALDEROLI pone all’esame del PUNTO 5 all’o.d.g. che reca: Intesa, ai sensi dell’articolo 200, comma 5-bis, del decreto-legge del 19 maggio 2020, n. 34, convertito con modificazioni dalla legge 17 luglio 2020, n. 77, sullo schema di decreto del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze, recante il riparto relativo all’anticipazione dell’80% delle risorse finanziarie, per la copertura degli oneri derivanti dall’applicazione del Contratto collettivo nazionale del trasporto pubblico locale 2004-2007. 2° Biennio - Annualità 2021.

 

Il Presidente TOMA, in nome delle Regioni e delle Province autonome, esprime avviso favorevole all’intesa, con la richiesta di impegno del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti a reintegrare le risorse detratte erroneamente alla Regione Sardegna con l’annualità 2023.

 

Il Sottosegretario FERRANTE esprime concerto rispetto la proposta avanzata dalle Regioni e dalle Province autonome.

 

Il Presidente DE PASCALE, in nome dell’Upi, esprime avviso favorevole all’intesa.  

Il Presidente DECARO, in nome dell’Anci, esprime avviso favorevole all’intesa.

Pertanto, la Conferenza Unificata

SANCISCE INTESA ai sensi dell’articolo 200, comma 5-bis, del decreto-legge del 19 maggio 2020, n. 34, convertito con modificazioni dalla legge 17 luglio 2020, n. 77, sullo schema di decreto del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze, recante il riparto relativo all’anticipazione dell’80% delle risorse finanziarie, per la copertura degli oneri derivanti dall’applicazione del Contratto collettivo nazionale del trasporto pubblico locale 2004 - 2007. 2° biennio-annualità 2021.

(All. 5)

 

 

Il Ministro CALDEROLI pone all’esame del PUNTO 6 all’o.d.g. che reca: Parere, ai sensi dell’articolo 9 del decreto legislativo 28 agosto 1997, n. 281, sul disegno di legge di conversione in legge del decreto-legge 29 maggio 2023, n. 57, recante “Misure urgenti per gli enti territoriali, nonché per garantire la tempestiva attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza e per il settore energetico”. PNRR.

 

Il Presidente TOMA, in nome delle Regioni e delle Province autonome, esprime parere favorevole, condizionato all’accoglimento di un emendamento di cui al documento inviato. (All. 6/a)

Il Presidente DE PASCALE, in nome dell’Upi, precisa che non essendo a conoscenza dell’emendamento delle Regioni e Province autonome, non può esprimere il parere.   

Il Sottosegretario BARBARO esprime l’accoglimento della richiesta di modifica delle Regioni e Province autonome.

 

Il Presidente TOMA, con il consenso del Ministro CALDEROLI, legge in seduta l’emendamento trasmesso dalle Regioni e Province autonome che riporta quanto segue: “La Conferenza delle Regioni e delle Province autonome esprime parere favorevole condizionato all’accoglimento del seguente emendamento: articolo 3, comma 2. A partire dalla data di entrata in vigore del presente decreto, l’autorizzazione per la costruzione ovvero per l’esercizio, anche a seguito di ricollocazione delle opere e delle infrastrutture di cui all’articolo 5, comma 1, del decreto-legge n. 50/2022, è rilasciata dal Commissario straordinario di Governo competente previa intesa con la Regione interessata a seguito di un procedimento unico comprensivo della valutazione ambientale di cui al Titolo III della parte II del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, della durata massima di 200 giorni dalla data di ricezione dell’istanza, svolto ai sensi dell’articolo 5 del medesimo decreto-legge n. 50/2022”. 

Il Ministro CALDEROLI precisa che l’innovazione è “previa intesa con la Regione interessata”

 

Il Presidente TOMA conferma.

 

Il Sottosegretario BARBARO ritiene che sia pleonastico l’emendamento delle Regioni e delle Province autonome perché l’intesa è già prevista per cui sarebbe una precisazione superflua. 

 

Il Presidente TOMA evidenzia che la richiesta emendativa è stata inserita perché tale previsione non è presente.

 

Il Presidente DE PASCALE riferisce che c’è un tema sul trasferimento da una Regione all’altra. 

 

Il Presidente TOMA rappresenta di disporre anche della relazione tecnica di cui può dare lettura. 

 

Il Sottosegretario BARBARO precisa che l’emendamento rimanda ad un articolo che già prevede l’intesa, l’articolo 5 del medesimo decreto-legge 17 maggio 2022, n. 50, per cui, di fatto, è una precisazione che, ad avviso del Ministero dell’ambiente e della sicurezza energetica, non ha motivo di esistere.

Il Presidente TOMA ribadisce che il documento reca: “L’emendamento proposto garantisce sempre l’opportuno raccordo Stato–Regioni per la realizzazione di queste opere strategiche per il nostro Paese”. 

 

Il Sottosegretario BARBARO chiede se le parti sono concordi nel rinviare il punto per un maggiore approfondimento. 

 

Il Ministro CALDEROLI ricorda che si tratta di un parere e che, alla luce dell’aspetto innovativo rispetto al precedente testo, la richiesta delle Regioni e delle Province autonome è quella di confermare che ci sia l’intesa con la Regione, come precedentemente previsto. 

 

Il Presidente TOMA precisa che probabilmente non era ben chiaro se era confermata l’intesa con la Regione interessata. 

 

Il Sottosegretario BARBARO aderisce alla richiesta delle Regioni e delle Province autonome.

 

Il Presidente DE PASCALE, nel merito delle norme, esprime parere favorevole, con la raccomandazione al Governo e alle Regioni di garantire un forte coinvolgimento delle comunità locali nelle procedure, perché laddove questo è avvenuto ha dato buon esito, diversamente ci sono stati problemi ingenti. Tra l’altro, questa norma prevede di lasciare opere inutilizzate realizzate da pochi mesi, il che non è un bell’esempio per il Paese. Il Presidente DE PASCALE conclude sottolineando che il coinvolgimento delle comunità locali è per UPI fondamentale e che la raccomandazione, tanto alle Regioni quanto al Governo, è di tener presente quindi questo elemento, al di là delle intese fra Stato e Regioni.

 

Il Presidente DECARO, in nome dell’Anci, esprime parere favorevole.

 

Pertanto, la Conferenza Unificata

ESPRIME PARERE FAVOREVOLE nei termini riportati nell’atto di Conferenza, ai sensi dell’articolo 9 del decreto legislativo 28 agosto 1997, n. 281, sul disegno di legge di conversione in legge del decreto-legge 29 maggio 2023, n. 57, recante “Misure urgenti per gli enti territoriali, nonché per garantire la tempestiva attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza e per il settore energetico”. PNRR.

(All. 6)

 

Il Ministro CALDEROLI pone all’esame del PUNTO 7 all’o.d.g. che reca: Parere, ai sensi dell’articolo 9, comma 3, del decreto legislativo 28 agosto 1997, n. 281, sul disegno di legge di conversione in legge del decreto-legge 1° giugno 2023, n. 61, recante “Interventi urgenti per fronteggiare l’emergenza provocata dagli eventi alluvionali verificatisi a partire dal 1° maggio 2023”.

 

Il Presidente TOMA, in nome delle Regioni e delle Province autonome, esprime parere favorevole con una serie di osservazioni formulate dalla Regione Emilia-Romagna, contenute nel documento inviato. (All. 7/a)

 

Il Presidente DECARO, in nome dell’Anci, riferisce che il parere, ad oggi, sarebbe negativo per diverse motivazioni, che espliciterà in seguito, per cui chiede un approfondimento sugli emendamenti che sono stati già presentati in Parlamento, per i quali non è ancora scaduto il termine di presentazione, contenuti nel documento inviato per via telematica.

Il Presidente DECARO continua spiegando che i temi sono legati al fatto che il decreto-legge 1° giugno 2023, n. 61, annunciato il 23 maggio scorso, prevedeva inizialmente 2,2 miliardi di euro, mentre l’attuale decreto-legge contiene 1,6 miliardi. Il Presidente DECARO, pur comprendendo che le risorse non si trovano immediatamente ma che occorre del tempo, desidera capire, in nome dell’Anci, se esiste la disponibilità degli altri 600 milioni. Peraltro, sottolinea che di 1,6 miliardi a disposizione: 1 miliardo serve per gli ammortizzatori sociali, 300 milioni per l’internazionalizzazione, cioè per l’attività delle aziende che esportano all’estero, restando 245 milioni per le spese dell’emergenza e poche altre risorse distribuite tra i diversi Ministeri. Per cui si dovrebbe far fronte con 245 milioni ai soccorsi, agli interventi per la messa in sicurezza, ai contributi per l’autonoma sistemazione, a tutta la parte degli indennizzi, compresi gli indennizzi ai cittadini, di circa 3 mila euro. Il Presidente DECARO pone all’attenzione della Conferenza che i sindaci hanno già fatto fronte a queste spese fino ad oggi, per cui i 245 milioni sono stati già spesi. Al momento, la sola Regione Emilia-Romagna ha calcolato 1,8 miliardi, di cui 330 milioni solo per le viabilità delle Province e della Città Metropolitana di Bologna e c’era un’intesa anche con il Ministero dei Trasporti e delle Infrastrutture su questo tema. Il Presidente DECARO chiede un impegno da parte del Governo a reperire le risorse che necessitano. In proposito, crede che, come rappresentanza dei sindaci, sia stato dimostrato rispetto istituzionale anche in un momento particolare in cui, alla richiesta dei sindaci, un Ministro ha risposto che il Governo non è un “bancomat”, ma in realtà sono andati via 600 milioni dall’annuncio del decreto-legge in questione alla pubblicazione nella Gazzetta ufficiale e, contemporaneamente, un Viceministro ha dichiarato di non fidarsi dei sindaci poiché appartengono ad un’area politica. Il Presidente DECARO ritiene che la responsabilità istituzionale debba stare da ambedue le parti: dalla parte dei sindaci, degli amministratori locali ed anche dalla parte del Governo. Ragion per cui, continua, non farà dichiarazioni pubbliche, come non ne ha fatte in questi giorni, a fronte delle dichiarazioni prima enunciate, però ribadisce che vorrebbe impegno da parte del Governo rispetto agli emendamenti che sono stati presentati e che riguardano anzitutto l’incremento del fondo per le emergenze, altrimenti i sindaci dovranno bloccare le attività di messa in sicurezza perché senza certezza delle risorse non sono nelle condizioni di poter continuare a spendere.  Diventa difficile convincere i sindaci che hanno già speso i 245 milioni a procedere con le somme urgenze dal momento in cui non ci sono più le risorse a disposizione per le somme urgenze e per la messa in sicurezza.

Il Presidente DECARO continua il suo intervento evidenziando un secondo tema, che è legato all’esenzione dei tributi dell’Imu e al ristoro, poiché ci sono degli scompensi rispetto alla gestione dei servizi di raccolta e smaltimento dei rifiuti, per cui chiede delle misure di compensazione. Altre questioni più piccole concernono: la facilità dell’utilizzo dello strumento dello smart working, il problema della presentazione delle candidature alle procedure concorsuali, la possibilità di spostare di qualche mese (non rispetto al 2026) il cronoprogramma delle scadenze per i fondi PNRR per i Comuni alluvionati. Quest’ultima richiesta è avanzata in quanto gli uffici tecnici, in questi giorni, sono impegnati sui ripristini e non certamente sulla progettazione delle opere finanziate con il PNRR.

Il Presidente DECARO ribadisce che non esprimerà alcun parere in attesa di capire se c’è l’impegno da parte del Governo a reperire altre risorse e del riscontro del Governo e del Parlamento, rispetto alle proposte emendative presentate. Esaurito il tema di carattere normativo, il Presidente DECARO rileva che c’è un tema di carattere politico relativo al commissariamento, per cui chiede al Governo di nominare un Commissario, che il Governo sceglie nella sua piena autonomia, ritenendo che sia arrivato il momento di effettuare tale nomina, come è accaduto per tutte le questioni che sono state affrontate in questi anni. In proposito, evidenzia che, come sottolineato in questi giorni alle riunioni con i colleghi sindaci dei territori alluvionati, ormai si è creato una sorta di modus operandi perché a seguito delle vicende vissute, dalle alluvioni ai terremoti, c’è sempre stato un Commissario come interlocutore, ragion per cui non è possibile pensare di chiamare un Ministro o il Presidente del Consiglio per risolvere piccole questioni legate alle ordinanze, per lo sgombero o per lo spostamento delle macerie. Pertanto, vista la necessità di un’interlocuzione con una figura che è sempre stata individuata nel Commissario, ritiene opportuno far emergere in questo tavolo l’urgenza della nomina del Commissario. (All. 7/b)

Il Presidente DE PASCALE, in nome dell’Upi, si unisce alle riflessioni espresse in seduta dal Presidente DECARO, anche perché rappresentano il pensiero di più di cento sindaci e di tutte le Province e Città Metropolitane coinvolte. Ricorda, ripercorrendo i giorni di questa emergenza, che c’è stata una prima fase nella quale il rapporto istituzionale dal centro alla periferia ha funzionato perfettamente attraverso l’interlocuzione con il Governo e il Dipartimento della Protezione Civile, per cui ogni richiesta che è stata avanzata dal territorio in termini di soccorsi, di risorse dello Stato, è stata concessa prontamente, e riconosce, al contempo, gratitudine per questa prima fase.

Il Presidente DE PASCALE prosegue poi ricordando che il decreto-legge 1° giugno 2023, n. 61, come prima citato dal Presidente DECARO, è stato annunciato con una tempistica giudicata molto positiva all’epoca, perché giungeva a pochissimi giorni dall’emergenza e comunque, dopo la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale avvenuta una decina di giorni dopo, non è stata alimentata alcuna polemica rispetto all’importo iniziale e a quello successivo. In proposito, il Presidente DE PASCALE sottolinea che ciò che interessa non è l’importo del singolo provvedimento, quanto che il flusso finanziario accompagni l’emergenza che prosegue; il fatto che le risorse siano in un decreto, in due o in tre decreti non è un tema che riguarda gli amministratori locali, trattandosi di un tema del Governo nel reperire le risorse. Nel merito del citato decreto-legge, rileva qualche perplessità perché – come sottolineato dal Presidente DECARO – 1 miliardo è destinato agli ammortizzatori sociali e gli emiliano-romagnoli preferiscono usare meno gli ammortizzatori sociali, anche perché molte imprese che sono state bloccate nella produzione hanno dovuto utilizzare i loro dipendenti per pulire e per ripristinare. Quindi lo strumento della cassa integrazione, pur essendo uno strumento che andava previsto (in alcuni casi, per esempio nel mondo agricolo, è stato fondamentale), per tanti altri non ha potuto dare risposta perché l’impresa non poteva produrre ma aveva assoluto bisogno degli operai e dei lavoratori. 

Il Presidente DE PASCALE prosegue trattando la parte che riguarda l’internazionalizzazione, comunicando che sono state ascoltate le parole del Vice Presidente del Consiglio dei ministri TAJANI e che chiaramente per alcune imprese che esportano può essere uno strumento il quale, tuttavia, è poco attinente e soprattutto rischia di creare grandi disparità perché se un’impresa che esporta riceve come indennizzo il 100% ed un’impresa che non esporta non riceve nulla, si crea una tensione sociale. Perciò, considerato in modo isolato, lo ritiene uno strumento improprio per affrontare il tema degli indennizzi. Il Presidente DE PASCALE ricorda, infine, anche il fondo di protezione civile a cui tutti attingono sia per le spese dei soccorsi, compreso lo Stato quando viene in soccorso, che per i primi rimborsi ai cittadini e quindi, in questo caso, per i 3 mila euro ciascuno per i cittadini che hanno subito danni. Quindi, il fondo in questione non ha più capienza. Inoltre, sottolinea che, con riguardo a quanto previsto dall’articolo 25, comma 2, lettera b), del Codice della Protezione Civile, sono stati stimati per le Province e le Città Metropolitane 319–320 milioni di spese di somma urgenza per il ripristino della viabilità principale dei territori. Prosegue DE PASCALE affermando che è poi chiaro che a fronte di una maggiore copertura finanziaria si possono fare degli interventi più strutturali; diversamente si possono prediligere interventi meno strutturali ma che danno una prima risposta e su questo all’incontro con il Presidente del Consiglio dei ministri – a cui, precisa, ha partecipato anche il Ministro CALDEROLI – vi è stato un impegno del Ministro SALVINI, a seguito della proposta avanzata dagli amministratori locali, affinché il Ministero dell’economia e delle finanze stanziasse le risorse. Nel secondo incontro con il Governo, secondo il Presidente DE PASCALE, è scaturito un iter iper-burocratico che non funziona nell’emergenza, poiché è stata chiesta agli amministratori locali un’attenta valutazione sul da farsi, intervento per intervento. Posto che trattasi di centinaia di interventi – come sottolineato dal Presidente DECARO – il tema della fiducia diventa un elemento fondamentale: se fra Governo ed Enti territoriali non c’è un rapporto di fiducia, è impossibile pensare alla valutazione di centinaia e centinaia di interventi. Infine, DE PASCALE sottolinea la divisione molto forzata fra emergenza e ricostruzione in merito alla quale fa l’esempio di quando una strada è franata: i primi interventi sono di emergenza e, ad un certo punto, diventano ricostruzione. Non c’è un discrimine lineare trattandosi di un work in progress, anzi, più cose si riescono a fare con la logica della ricostruzione e meno soldi si sprecano, altrimenti si rischia di fare interventi di urgenza su cui occorre ritornare dopo pochi giorni.

Tornando, poi, sul tema della nomina del Commissario, il Presidente DE PASCALE afferma che, come enti locali, era stato proposto il modello sisma 2012 e ora spetta al Governo dire se quel modello – che avrà avuto i suoi difetti, ma è difficile citarne uno che in Italia abbia fatto meglio - va bene, oppure ne studierà un altro. Sulla base di quanto esposto, per il Presidente DE PASCALE il giudizio sul citato decreto-legge era inizialmente un giudizio positivo, al 2 giugno scorso era diventato “luci e ombre”, al 21 giugno, in assenza di impegni precisi da parte del Governo sulle risorse e sul Commissario, rischia di diventare un parere negativo, perché lo stesso testo col trascorrere del tempo peggiora, poiché le esigenze aumentano e non si fornisce oggettivamente risposta. (All. 7/c)

 

Il Ministro CALDEROLI comunica che il Ministro Musumeci non potrà essere presente alla seduta di questa Conferenza per la sua presenza in Aula, per cui chiede se il Capo di Gabinetto del Ministro per la protezione civile e le politiche del mare vuole intervenite in sua rappresentanza. 

Il Capo di Gabinetto del Ministro per la protezione civile e le politiche del mare prende nota anche del parere dell’Anci e dell’Upi.

Il Ministro CALDEROLI precisa anche la presenza di varie proposte di emendamenti. Inoltre, comunica che il Sottosegretario D’ERAMO chiede la parola sul punto 5 all’o.d.g. della Conferenza Stato-Regioni (intervento riportato nel verbale della seduta di Conferenza Stato-Regioni svoltasi in pari data). 

 

Il Presidente DE PASCALE domanda se il punto viene rinviato o viene concluso con il parere negativo, spiegando che è nelle intenzioni dell’UPI poter dare un parere positivo, però il parere positivo ad oggi è vincolato alle richieste illustrate. Quindi, se viene espresso in questa seduta, il parere è negativo ma se viene rinviato si può lavorare, se il Governo intende dare delle risposte.

 

Il Ministro CALDEROLI ritiene di non essere nelle condizioni di poter dare una risposta rispetto alla richiesta delle Regioni e delle Province autonome, che è più di indirizzo, mentre invece quella dell’Anci è estremamente dettagliata con una serie di emendamenti che non può valutare nel merito.

Il Presidente DECARO precisa che non si sta chiedendo di dare subito un parere favorevole agli emendamenti presentati in questa seduta della Conferenza Unificata e che il Presidente DE PASCALE chiede se c’è la possibilità, visto l’iter parlamentare per la conversione in legge del citato decreto-legge, che il Governo, in queste ore, in questi giorni, voglia fare un approfondimento sulle richieste illustrate: alcune specifiche sugli emendamenti, altre hanno una valenza di impegno. DECARO continua ribadendo che non si chiede al Governo di mettere risorse nuove nel decreto ma si chiede se c’è un impegno che il Governo possa prendere nella prossima Conferenza Unificata - magari la prossima settimana - per confermare che le risorse non sono solo i 245 milioni. Nel caso vi fosse tale impegno da parte del Governo, il punto potrebbe essere rinviato e affrontato; diversamente, se il Governo ritiene che si debba esprimere oggi il parere e non può prendere impegni, deve essere espresso parere negativo. 

 

Il Ministro CALDEROLI precisa che se gli esponenti del Governo presenti nella seduta di questa Conferenza non sono in grado di rappresentargli questa volontà, la prossima riunione della Conferenza Unificata è calendarizzata per il 12 luglio 2023.

Il Presidente DECARO avanza anche l’ipotesi di fare un incontro tecnico, tecnico-politico, indipendentemente dalla Conferenza Unificata. Sottolinea che, pur comprendendo gli impegni d’Aula, è anomalo che su un tema così delicato non ci sia nessun rappresentante del Governo non che prenda un impegno volto ad accogliere le richieste avanzate, ma che sia disponibile per un approfondimento nelle prossime ore e nei prossimi giorni.

 

Il Ministro CALDEROLI precisa che il parere deve essere espresso oggi per cui l’incontro si farà successivamente. 

 

Il Sindaco DECARO riferisce che potrebbe chiedere di rinviare il punto. 

 

Il Presidente DE PASCALE esprime la possibilità per UPI di rinviare il punto non alla prossima settimana, ma a quella successiva.

 

Il Ministro CALDEROLI chiede al Capo di Gabinetto del Ministro per la protezione civile e le politiche del mare di prevedere, se fosse possibile, il rinvio del punto.

 

Il Capo di Gabinetto RIGILLO non conferma un possibile rinvio.

 

Il Presidente DE PASCALE chiede di mettere a verbale che il parere è negativo, con l’auspicio che possa cambiare.

 

Il Ministro CALDEROLI afferma di ritenere che l’Anci sia sulla stessa posizione espressa dall’UPI. 

 

Il Presidente DECARO conferma, precisando che gli sembra paradossale che gli esponenti del Governo preferiscano acquisire un parere negativo piuttosto che prendersi qualche giorno per riflettere sulle richieste avanzate, ritenendo tale comportamento una chiusura totale che non ha mai visto a questo tavolo, e ribadisce che se la posizione del Capo di Gabinetto RIGILLO è quella espressa, gli enti locali esprimeranno un parere negativo. 

 

Il Ministro CALDEROLI prende atto. 

 

Il Presidente DE PASCALE riferisce che gli enti locali faranno un comunicato con un parere negativo, ma, se ci sarà un impegno del Governo, faranno rettifica pubblicamente. 

 

Il Ministro CALDEROLI prende atto del parere negativo, ancorché ripensabile e saluta il Presidente TOMA, che partecipa per l’ultima occasione.

 

Il Presidente TOMA saluta tutti e ringrazia per l’esperienza che gli è stata trasmessa.

 

Il Presidente DE PASCALE si unisce ai ringraziamenti al Presidente TOMA.

 

Pertanto, la Conferenza Unificata

ESPRIME PARERE nei termini riportati nell’atto di Conferenza, ai sensi dell’articolo 9, comma 3, del decreto legislativo 28 agosto 1997, n. 281, sul disegno di legge di conversione in legge del decreto-legge 1° giugno 2023, n. 61, recante “Interventi urgenti per fronteggiare l’emergenza provocata dagli eventi alluvionali verificatisi a partire dal 1° maggio 2023”.

(All. 7)

 

Il Ministro CALDEROLI, ringraziando per la collaborazione, dichiara conclusi i lavori della Conferenza alle ore 17.40. 

 

 

        Il Segretario                                                                           Il Presidente

             Cons. Paola D’Avena                                                       Ministro Roberto Calderoli

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

DISTINTA DEGLI ALLEGATI

 

 

  1. 1 ALL. 1/a DOC. REGIONI

                                 ALL. 1                          REP. ATTI N. 74/CU 21 GIUGNO 2023

 

  1. 2 ALL. 2/a DOC. REGIONI

                                 ALL. 2/b                      DOC. UPI

                                 ALL. 2                          REP. ATTI N. 75/CU 21 GIUGNO 2023

                                

  1. 3 ALL. 3 REP. ATTI N. 76/CU 21 GIUGNO 2023

 

  1. 4 ALL. 4 REP. ATTI N. 77/CU 21 GIUGNO 2023

 

  1. 5 ALL. 5 REP. ATTI N. 78/CU 21 GIUGNO 2023

 

  1. 6 ALL. 6/a DOC. REGIONI

                                 ALL. 6                          REP. ATTI N. 79/CU 21 GIUGNO 2023

 

  1. 7 ALL. 7/a DOC. REGIONI

                                 ALL. 7/b                      DOC. ANCI

                                 ALL. 7/c                       DOC. UPI

                                 ALL. 7                          REP. ATTI N. 80/CU 21 GIUGNO 2023

 

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