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Repertorio atto n. 151/CU

Deliberazione, ai sensi dell’articolo 17, comma 2, del decreto legislativo 11 aprile 2006, n. 198, concernente la determinazione dei criteri di attribuzione delle indennità mensili alle consigliere e ai consiglieri di parità regionali, delle città metropolitane e delle province. Biennio 2025-2026.

 

Rep. Atti n. 151/CU del 6 novembre 2025

 

 

LA CONFERENZA UNIFICATA

 

Nella seduta del 6 novembre 2025:

 

VISTO l’articolo 17, comma 2, del decreto legislativo 11 aprile 2006, n. 198 il quale prevede che l’ente territoriale che ha proceduto alla designazione può attribuire, a proprio carico, alle consigliere e ai consiglieri di parità regionali, delle città metropolitane e delle province, che siano lavoratori dipendenti, lavoratori autonomi o liberi professionisti, una indennità mensile, differenziata tra il ruolo di effettivo e quello di supplente, sulla base di criteri determinati dalla Conferenza unificata e che il riconoscimento della predetta indennità alle consigliere e ai consiglieri di parità supplenti è limitato ai soli periodi di effettivo esercizio della supplenza;

 

VISTA la deliberazione di questa Conferenza (rep. atti n.44/CU del 19 aprile 2023), con la quale sono stati definiti i criteri per la determinazione dell’indennità relativamente agli anni 2023 e 2024;

 

RILEVATA la necessità di definire, con nuova deliberazione, i criteri per la determinazione dell’indennità relativamente agli anni 2025 e 2026;

 

VISTA la nota prot. DAR n. 9159 del 30 maggio 2025, con la quale l’Ufficio per il coordinamento delle attività della segreteria della Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le regioni e le Province autonome di Trento e di Bolzano ha chiesto alla Conferenza delle Regioni e delle Province autonome, all’ANCI e all’UPI di comunicare se, ai fini della determinazione dei criteri di attribuzione delle indennità mensili alle consigliere ed ai consiglieri di parità regionali, delle città metropolitane e delle province per gli anni 2025 e 2026, intendessero mantenere gli stessi criteri della predetta deliberazione del 19 aprile 2023, rep. atti n. 44/CU, ovvero ritenessero di far pervenire eventuali proposte di modifica;

 

VISTA la comunicazione pervenuta in data 11 giugno 2025, acquisita, in pari data, al prot. DAR n. 9789, con la quale l’UPI ha comunicato di voler confermare i criteri di attribuzione delle indennità mensili per le consigliere e i consiglieri di parità utilizzati per gli anni 2023 e 2024, anche per il successivo biennio 2025 e 2026;

 

VISTA la nota prot. DAR n. 9940 del 12 giugno 2025 con la quale l’Ufficio per il coordinamento delle attività della segreteria della Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le regioni e le Province autonome di Trento e di Bolzano ha trasmesso la predetta comunicazione dell’UPI dell’11 giugno 2025 a tutte le amministrazioni interessate;

 

VISTA la comunicazione, pervenuta in data 13 giugno 2025 e acquisita in pari data al protocollo DAR n. 10028, con la quale l’ANCI ha comunicato di voler mantenere gli stessi criteri di attribuzione delle indennità mensili previsti per le consigliere e i consiglieri di parità regionali, delle città metropolitane e delle province, utilizzati per gli anni 2023 e 2024, anche per il successivo biennio 2025 e 2026, in attesa che venga individuata idonea copertura finanziaria alla funzione fondamentale assegnata alle città metropolitane e alle province dalla legge 7 aprile 2014, n. 56;

 

VISTA la nota prot. DAR n. 10082 del 16 giugno 2025, con la quale l’Ufficio di coordinamento delle attività della segreteria della Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le regioni e le Province autonome di Trento e di Bolzano ha trasmesso la citata comunicazione dell’ANCI del 13 giugno 2025 a tutte le amministrazioni interessate;

 

VISTA la comunicazione, pervenuta in data 18 giugno 2025 e acquisita al prot. DAR n. 10287 del 19 giugno 2025, con la quale la Conferenza delle Regioni e delle Province autonome ha informato di voler confermare i criteri di attribuzione delle indennità per le consigliere e i consiglieri di parità regionali, delle città metropolitane e degli enti di area vasta, utilizzati per gli anni 2023 e 2024, anche per il successivo biennio 2025 e 2026;

 

VISTA la nota prot. DAR n. 10373 del 19 giugno 2025, con la quale l’Ufficio per il coordinamento delle attività della segreteria della Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le regioni e le Province autonome di Trento e di Bolzano ha trasmesso la citata nota delle regioni e delle Province autonome di Trento e di Bolzano del 18 giugno 2025 a tutte le amministrazioni coinvolte;

 

VISTA la nota DAR prot. n. 14299 dell’8 agosto 2025, con la quale l’Ufficio per il coordinamento delle attività della segreteria della Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le regioni e le Province autonome di Trento e di Bolzano ha chiesto al Ministero del lavoro e delle politiche sociali di far pervenire le proprie considerazioni al fine dell’attività istruttoria in merito all’adozione della deliberazione in esame;

 

VISTA la nota prot. m_lps n. 8953 del 29 settembre 2025, acquisita, in pari data, al prot. DAR n. 16754, con la quale il Ministero del lavoro e delle politiche sociali ha evidenziato la necessità di revisione del sistema di riconoscimento delle indennità e, in subordine, di incremento dei parametri attualmente vigenti, sottolineando l’esiguità delle risorse assegnate agli organismi di parità per lo svolgimento efficace della loro funzione;

 

VISTA la nota prot. DAR n. 16802 del 30 settembre 2025, con la quale l’Ufficio per il coordinamento delle attività della segreteria della Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le regioni e le Province autonome di Trento e di Bolzano ha trasmesso la citata nota del Ministero del lavoro e delle politiche sociali del 29 settembre 2025 a tutte le amministrazioni interessate, unitamente ad uno schema della deliberazione che conferma i criteri di attribuzione delle precedenti indennità, convocando contestualmente una riunione tecnica per il giorno 8 ottobre 2025;

 

VISTA la comunicazione, pervenuta il 1° ottobre 2025 e acquisita al prot. DAR n. 16876 in pari data, con la quale l’UPI ha chiesto di posticipare l’incontro tecnico dell’8 ottobre 2025;

 

VISTA la nota prot. DAR n. 17156 del 6 ottobre 2025, con la quale l’Ufficio per il Coordinamento delle attività della segreteria della Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le regioni e le Province autonome di Trento e di Bolzano ha posticipato al giorno 20 ottobre 2025 la riunione tecnica già fissata per il giorno 8 ottobre 2025;

 

CONSIDERATI gli esiti della citata riunione tecnica, nel corso della quale:

-            la rappresentante del Ministero del lavoro e delle politiche sociali ha illustrato la posizione di cui alla citata nota del 29 settembre 2025, prendendo atto della volontà manifestata dalle regioni e dalle Province autonome di Trento e di Bolzano, dall’ANCI e dall’UPI di mantenere gli stessi criteri di attribuzione adottati nella precedente delibera;

-            la rappresentante dell’UPI, anche a nome dell’ANCI, ha confermato la volontà di mantenere gli stessi criteri di attribuzione delle indennità mensili previsti per le consigliere ed i consiglieri di parità regionali, delle città metropolitane e delle province, utilizzati per gli anni 2023 e 2024, anche per il successivo biennio 2025 e 2026, in attesa che venga individuata idonea copertura finanziaria alla funzione fondamentale assegnata a città metropolitane e province dalla legge 7 aprile 2014, n. 56;

-            le regioni e le Province autonome di Trento e di Bolzano hanno comunicato di non avere osservazioni sullo schema di deliberazione in titolo, che conferma i criteri di attribuzione delle precedenti indennità anche per il biennio 2025-2026;

 

CONSIDERATO che nella seduta del 6 novembre 2025 di questa Conferenza:

-           le regioni e le Province autonome di Trento e di Bolzano hanno espresso avviso favorevole alla deliberazione;

-           l’ANCI ha espresso avviso favorevole alla deliberazione;

-           l’UPI ha espresso avviso favorevole alla deliberazione;

 

ACQUISITO l’assenso del Governo, delle regioni e delle Province autonome di Trento e di Bolzano, dell’ANCI e dell’UPI;

 

DELIBERA

 

ai sensi dell’articolo 17, comma 2, del decreto legislativo 11 aprile 2006, n. 198:

 

1. per gli anni 2025 e 2026, il compenso per le consigliere e i consiglieri di parità regionali, delle città metropolitane e delle province è determinato, con onere a carico di ciascun ente territoriale che ha proceduto alla designazione e fermo restando il rispetto degli obiettivi di finanza pubblica, nel modo seguente:

a. l’indennità mensile attribuita alle consigliere e ai consiglieri di parità regionali effettive/i è fissata da un massimo di euro 780 lordi a un minimo di euro 390 lordi e l’indennità mensile attribuita alle consigliere e ai consiglieri di parità regionali supplenti è fissata da un massimo di euro 390 lordi a un minimo di euro 195 lordi;

b. l’indennità mensile attribuita alle consigliere e ai consiglieri di parità delle città metropolitane e delle province, effettive/i e supplenti è fissata, rispettivamente, nella misura di almeno euro 68 lordi ed euro 34 lordi; è facoltà delle singole città metropolitane e province destinare ulteriori risorse finanziarie per elevare le indennità fino ad un massimo del quintuplo, fatto salvo il rispetto degli equilibri di bilancio e l’osservanza dei vigenti vincoli economici e finanziari;

 

2. per l’anno 2025, sono fatte salve le erogazioni delle indennità già eventualmente effettuate;

 

3. il riconoscimento delle già menzionate indennità alle consigliere e ai consiglieri di parità supplenti è limitato ai soli periodi di effettivo esercizio della supplenza;

 

4. è facoltà delle singole regioni e Province autonome di Trento e di Bolzano, città metropolitane e province destinare ulteriori risorse finanziarie per l’esercizio delle attività delle rispettive consigliere e consiglieri di parità, fatto salvo il rispetto degli equilibri di bilancio e l’osservanza dei vigenti vincoli economici e finanziari.