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Repertorio atto n. 1/CU

Parere, ai sensi dell’articolo 9, comma 3, del decreto legislativo 28 agosto 1997, n. 281, sullo schema di disegno di legge recante: “Deleghe al Governo per il miglioramento della P.A.”

Repertorio atti n.1/CU del 17 gennaio 2019

LA CONFERENZA UNIFICATA

Nella odierna seduta del 17 gennaio 2019:

VISTO l’articolo 9, comma 3, del decreto legislativo 28 agosto 1997, n. 281 il quale ha disposto che il Presidente del Consiglio dei Ministri può sottoporre a questa Conferenza, anche su richiesta delle autonomie regionali e locali, ogni altro oggetto di preminente interesse comune delle regioni, delle province, dei comuni e delle comunità montane;

VISTA la nota n. 0011603 del 27 dicembre 2018, con la quale la Presidenza del Consiglio dei Ministri, Dipartimento per gli affari giuridici e legislativi ha trasmesso lo schema di disegno di legge recante: “Deleghe al Governo per il miglioramento della P.A.”, approvato, in esame preliminare, dal Consiglio dei Ministri nella riunione del 21 dicembre 2018, ai fini dell’espressione del parere da parte di questa Conferenza;

CONSIDERATO che detto provvedimento è stato trasmesso, con nota n. 0018358 del 27 dicembre 2018, alle Regioni ed agli Enti locali; 

CONSIDERATO che, al fine dell’esame di detto provvedimento, è stata convocata una riunione, a livello tecnico, tenutasi il 16 gennaio 2019 nel corso della quale i rappresentanti delle Regioni hanno illustrato alcune proposte di modifica concernenti gli articoli 2, 3, 5 e 8; in particolare, all’articolo 2, comma 2, lettera “f”, limitare alle sole amministrazioni statali l’obbligo di iscrizione all’albo nazionale delle commissioni esaminatrici dei concorsi pubblici, all’articolo 3, comma 2, inserire una lettera c) del seguente tenore: “c) confermare le previsioni degli articoli 16 e 31 del decreto legislativo 27 ottobre 2009, n. 150”; all’articolo 5, estensione della mobilità per il personale, anche non dirigenziale, tra il settore pubblico verso il settore privato; all’articolo 8, una integrazione relativa ad una clausola di salvaguardia per le Regioni a Statuto ordinario;

CONSIDERATO che i rappresentanti dell’ANCI e dell’UPI, nell’evidenziare la necessità di prevedere clausole di salvaguardia dell’autonomia organizzativa per gli Enti locali, hanno illustrato talune proposte emendative. In particolare, all’articolo 2, comma 2, lettera  “b”: non estendere l’obbligo del concorso unico agli enti territoriali; all’articolo 3, salvaguardare l’autonomia degli Enti territoriali nella scelta dei percorsi incentivanti, sopprimendo la previsione di sanzioni come l’inibizione dell’esercizio delle facoltà assunzionali nelle ipotesi di mancata ovvero non adeguata gestione del ciclo della performance; all’articolo 4, previsione di disposizioni volte alla riforma anche della dirigenza negli Enti locali con l’istituzione di un ruolo unico dei dirigenti locali gestito da un Comitato paritetico composto dal Dipartimento della funzione pubblica, dal Ministero dell’interno, dall’ANCI e dall’UPI; all’articolo 5, valutazione sulla opportunità della previsione di soppressione del rilascio del nulla osta dell’amministrazione di appartenenza nelle procedure di mobilità; all’articolo 6, previsione di  disposizioni volte al superamento dei limiti delle norme sui tetti di spesa alla contrattazione decentrata previsti dall’articolo 23, comma 2, del decreto legislativo n. 75 del 2017 (concernente il trattamento accessorio e sperimentazione);

CONSIDERATO che i rappresentanti del Ministro per la pubblica amministrazione hanno preso atto delle proposte presentate ritenendole in larga parte meritevoli di accoglimento, riservandosi, invece, un esame più approfondito, anche dal punto di vista politico, per quanto concerne la richiesta relativa alla esclusione delle Regioni e degli Enti locali dal concorso unico per l’accesso alla dirigenza, alla soppressione della inibizione dell’esercizio delle facoltà assunzionali nelle ipotesi di mancata ovvero non adeguata gestione del ciclo della performance da parte delle Pubbliche amministrazione ed alla previsione della istituzione di uno specifico ruolo unico dei dirigenti degli Enti locali; 

CONSIDERATO che, nel corso dell’odierna seduta di questa Conferenza:

- le Regioni hanno espresso parere favorevole condizionato all’accoglimento delle proposte emendative contenute in un documento che è stato consegnato (All.A), richiamando l’attenzione sulla necessità di una attenta riflessione per quanto riguarda la previsione del concorso unico per gli Enti locali;

- l’ANCI ha consegnato un documento (All.B) in cui esprime parere favorevole salvo l’accoglimento delle proposte emendative ivi contenute, evidenziando in particolare la necessità che sia tutelata l’autonomia organizzativa degli Enti locali e che si renda facoltativo per i Comuni il ricorso al concorso unico per l’accesso alla dirigenza;

- l’UPI ha espresso un parere favorevole salvo l’accoglimento delle proposte emendative contenute nel documento già presentato in sede tecnica (All.C), ribadendo l’esigenza di salvaguardare l’autonomia organizzativa degli Enti locali e auspicando che si possa introdurre una riforma della dirigenza apicale con l’istituzione del ruolo unico dei dirigenti locali;

CONSIDERATO che l’ANCI e l’UPI hanno precisato che, ove non accolte le proposte presentate, il parere è negativo;

CONSIDERATO che il Governo ha preso atto del parere negativo dell’ANCI e dell’UPI;

ESPRIME PARERE

ai sensi dell’articolo 9, comma 3, del decreto legislativo 28 agosto 1997, n. 281 sullo schema di disegno di legge recante: “Deleghe al Governo per il miglioramento della P.A”, trasmesso con nota n. 0011603 del 27 dicembre 2018, dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri, nei termini di cui in premessa e degli allegati documenti che costituiscono parte integrante del presente atto.

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