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Repertorio atto n. 19/CU

Intesa sullo schema di decreto del Capo del Dipartimento per gli affari regionali e le autonomie concernente il Bando per accedere alle annualità 2018-2019 ed ai residui 2014-2017 del Fondo integrativo nazionale per i comuni montani, ai sensi dell’articolo 1, commi 319, 320 e 321 della legge 24 dicembre 2012, n. 228 “Legge di stabilità 2013” e del decreto del Ministro per gli affari regionali e le autonomie 16 gennaio 2014.

Repertorio n. 19/CU  del 21 febbraio 2019 

LA CONFERENZA UNIFICATA 

nell’odierna seduta del 21 febbraio 2019 

VISTO l’articolo 1, della legge 24 dicembre 2012, n. 228 (legge di stabilità 2013) ed in particolare:

  • il comma 319 che ha istituito il Fondo nazionale integrativo per i comuni montani,
  • il comma 320 che prevede che, entro il 30 marzo di ciascun anno, si provveda all’individuazione dei progetti di cui al comma 321, con decreto del Ministro per i rapporti con le regioni e per la coesione territoriale – ora Ministro degli Affari regionali e autonomie - di concerto con il Ministro dell'economia e delle finanze e il Ministro dell'interno, previa intesa in sede di Conferenza Unificata,
  • il comma 321 che prevede che, nei limiti delle disponibilità finanziarie del Fondo di cui al comma 319, il finanziamento in favore dei comuni montani, deve riguardare principalmente progetti di sviluppo socio-economico, anche pluriennali, a carattere straordinario;

VISTO il decreto del Ministro per gli affari regionali e le autonomie del 16 gennaio 2014, con il quale sono stati stabiliti i soggetti destinatari, le modalità di individuazione dei criteri di valutazione,  la procedura per la formazione del decreto di riparto dei fondi e le modalità di presentazione delle domande di finanziamento, di liquidazione dei fondi e di monitoraggio dei progetti;

VISTA la proposta di provvedimento, trasmessa dal Capo del Dipartimento per gli affari regionali e le autonomie con nota del 4 febbraio 2019, diramata dall’Ufficio di Segreteria di questa Conferenza in pari data, con contestuale convocazione di una riunione tecnica per l’ 11 febbraio 2019, nel corso del quale sono state espresse alcune osservazioni al provvedimento;

VISTA la nota prot. n. DAR0002218 del 7 febbraio 2019, con la quale l’Ufficio di Segreteria di questa Conferenza ha diramato la versione completa del provvedimento di cui trattasi, pervenuta con nota del 6 febbraio 2019, prot. n. DAR0002207;

CONSIDERATO l’esito della seduta di questa Conferenza del 13 febbraio 2019, nel corso della quale il Presidente delle Regioni e l’ANCI hanno chiesto il rinvio del provvedimento per ulteriori approfondimenti tecnici;

VISTA la nota del 15 febbraio 2019, con la quale l’Ufficio di Segreteria di questa Conferenza ha convocato un secondo incontro tecnico, tenutosi il 18 febbraio 2019, nel corso del quale si è discusso il documento di osservazioni del Coordinamento regionale, inviato all’Ufficio di Segreteria di questa Conferenza in data 15 febbraio 2019, e condiviso dall’Anci;

VISTA la nota del 20 febbraio 2019, con la quale il Capo del Dipartimento degli affari regionali e le autonomie ha trasmesso il testo definitivo del provvedimento in argomento, riformulato sulla base degli esiti della predetta riunione tecnica del 18 febbraio 2019, tempestivamente diramato dall’Ufficio di Segreteria di questa Conferenza alle Regioni, all’Upi ed all’Anci;

CONSIDERATI gli esiti dell’odierna seduta di questa Conferenza, nel corso della quale:

  • il Presidente delle Regioni ha espresso “l’avviso contrario di Regione Campania e Molise rispetto ai criteri utilizzati, le altre Regioni a favore, con la richiesta che nel caso si verificasse una possibilità di recupero di risorse per le Regioni che hanno avuto il gap penalizzante più elevato, rispetto a quello che erano criteri precedenti, se è possibile, eventualmente, provare a dare una mano a quelle Regioni, ponendo in tal modo il problema della rimodulazione”;
  • l’ANCI ha chiesto “una centralità maggiore da parte dei Comuni in quella che è la ripartizione di queste risorse, per rispondere alle esigenze che arrivano dai territori; ribadisce la proposta avanzata in sede tecnica relativa a 34 progetti, eventualmente con la possibilità di sdoppiare il totale del finanziamento, di circa 479 milioni a 250, in modo tale da accontentare non 34, ma 68 aree”;
  • l’Upi ha espresso “di condividere le valutazioni di ANCI”; 

ESPRIME MANCATA INTESA 

nei termini di cui in premessa, sullo schema di decreto del Capo del Dipartimento per gli affari regionali e le autonomie concernente il Bando per accedere alle annualità 2018-2019 ed ai residui 2014-2017 del Fondo integrativo nazionale per i comuni montani, ai sensi dell’articolo 1, commi 319, 320 e 321 della legge 24 dicembre 2012, n. 228 “Legge di stabilità 2013” e del decreto del Ministro per gli affari regionali e le autonomie 16 gennaio 2014.

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